AVALOS, Carlo d'
Nacque a Milano nel 1541, sestogenito di Maria d'Aragona e di Alfonso, governatore dello Stato di Milano. Carlo V, che in quel tempo preparava nella città lombarda la spedizione contro Algeri, tenne a battesimo il figlio del suo govematore, dandogli il proprio nome e assegnandogli una commenda dell'ordine di Alcantara.
Nel 1570 l'A., che aveva assunto il titolo di principe di Montesarchio, era a Palermo, presso il più anziano fratello Francesco Ferdinando, viceré di Sicilia, ed ebbe incarico dal Parlamento di presentare a Filippo II un donativo di 125.000 scudi.
Don Giovanni d'Austria lo volle con sé nella spedizione contro i Turchi del1571, nella quale gli affidò il comando di una trentina di navi con tremila fanti tedeschi: l'A. tuttavia non prese parte alla battaglia di Lepanto, perché la sua squadra, che avrebbe dovuto attaccare sul fianco la flotta turca, fu allontanata dal luogo dello scontro da un forte vento contrario. Col principe spagnolo l'A. partecipò successivamente alle operazioni nel Peloponneso, distinguendosi allo sbarco di Corone e all'assedio di Navarino. Nell'ottobre del 1573 prese parte all'occupazione di Tunisi, e nel luglio dell'anno successivo, allorché la città fu investita dai sessantamila uomini dell'Ucciali, l'A. fu inviato da don Giovanni in Spagna a chiedere rinforzi.
Dal 1575 l'A. fu nuovamente in Sicilia come comandante della cavalleria leggera e nel 1578 entrava a far parte del Consiglio del patrimonio di Sicilia. Nel 1592 fu con l'esercito spagnolo in Piemonte, quindi si trasferì a Napoli, dove tenne l'ufficio di gran camerario del Regno.
Nell'ottobre del 1599 l'A. fu tra gli esponenti della più alta nobiltà napoletana che presiedettero ai festeggiamenti per l'incoronazione di Filippo III.
Torquato Tasso, che fu amico suo e di altri della famiglia d'Avalos, gli dedicò alcuni sonetti d'occasione. L'A. morì in Napoli l'8 dic. 1612.
Fonti e Bibl.: S. Guerra, Diurnali,a cura di G. De Montemayor, Napoli 1891, p. 48; Papeles de Estado de la correspondencia y negociación de Nápoles, a cura di R. Magdaleno Redondo, Valladolid 1942, pp. 65, 67, 68, 80, 118; G. E. Di Blasi, Storia cronologica dei Viceré, Luogotenenti e Presidenti del Regno di Sicilia, II, 1, Palermo 1790, p. 250; G. Modestino, Della dimora di Torquato Tasso in Napoli negli anni 1588, 1592, 1594, Napoli 1861, pp. 77 ss.; L. Conforti, I Napoletani a Lepanto, Napoli 1886, pp. 37, 39, 40, 62, XXIII-XXIV; G. Coniglio, Il viceregno di Napoli nel secolo XVII, Roma 1955, pp. 62, 72.