CROPANESE, Carlo
Figlio di Giuseppe, nacque a Roma intorno al 1692 (non si sa se fosse parente del medaglista Filippo Cropanese).
Attivo come argentiere dal 1716, abitò dal 1722 al 1723 con la moglie Antonia Rebuffi nel Trasversale di S. Carlo verso S. Lorenzo in Lucina. Nel 1723 fu ammesso alla prova di orefice e ottenne la patente presentando un anello. Dal 1724 al 1751 ebbe abitazione e bottega di orefice nella strada del Corso vicino alla chiesa dei SS. Ambrogio e Carlo; nel 1755, vedovo, con i due figli Diego e Leopoldo abitava al Vicolaccio; dal 1759 al 1773 in via Borgognona con il solo figlio Diego. Rinunziò alla patente nel 1767.
Il C. morì a Roma il 20 ott. 1773 (Roma, Arch. stor. d. Vicariato, Parrocchia di S. Lorenzo in Lucina).
Il bollo da lui usato, depositato presso il notaio il 14 ott. del 1725, rappresentava un pellicano ed è stato rilevato su diversi oggetti civili e religiosi. Tra i suoi lavori un'alzata datata 1723 e un vassoio a sbalzo ovale del 1754 (Argenti romani ..., 1970, con ill.).
Il figlio Diego, nato a Roma nel 1730 dal matrimonio del C. con Antonia Rebuffi, svolse attività di argentiere presso il padre in via Borgognona dal 1759 al 1773. Sempre nella medesima abitazione è registrato nel 1776. Non si conoscono opere a lui attribuibili.
Bibl.: G. C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, I, Roma 1958, p. 340; S. Fornari, Gliargenti romani, Roma 1968, p. 137, tav. s. n.; Argenti romani di tre secoli nelle collezioni private (catal.), Roma 1970, p. 16, nn. 18-19, tav. XIII.