Uomo di stato asburgico (Mezzocorona 1718 - Milano 1782), fu nominato (1753) ministro plenipotenziario a Napoli, dove portò a buon esito le trattative per il matrimonio tra Ferdinando, figlio del re Carlo di Borbone, e l'arciduchessa Maria Carolina. Fu poi (1759) governatore della Lombardia, carica che conservò fino alla morte; in Lombardia secondò la politica di riforme già iniziata da qualche anno, e attuò con perspicacia le linee programmatiche fissate a Vienna dal Kaunitz. Mecenate e amante delle arti, raccolse circa 40.000 volumi e 20.000 incisioni, oltre a numerosi oggetti artistici, che alla sua morte arricchirono in buona parte il patrimonio della città di Milano. Trasformò la Scuola Palatina in Accademia (1773), fondò l'Accademia di belle arti nel palazzo Brera e vi aprì la prima biblioteca pubblica di Milano.