COMBI, Carlo
Letterato ed erudito, nato a Capodistria nel 1827, morto a Venezia nel 1884. Insegnò nel liceo-ginnasio di Capodistria e poi, esule dopo la guerra del '66, nella Scuola superiore di commercio di Venezia. Egli mirò a far conoscere l'Istria nella schietta italianità della sua storia, della sua lingua, dei suoi costumi, delle sue tradizioni ed aspirazioni e a farla partecipare come provincia italiana al grande movimento unitario della nazione. Gran parte dei numerosi suoi scritti sono diretti infatti a conseguire quest'intento, e principalmente il Saggio di bibliografia istriana, Venezia 1864; l'Istria: studî storici e politici, volume postumo, Milano 1886; il discorso Sulla rivendicazione dell'Istria agli studî italiani, tenuto al R. Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti nel '77. Con buoni frutti coltivò anche studî di pura erudizione, ai quali diede il libro Della vita e degli scritti di Iacopo Valvasone da Maniago e commento della sua descrizione dei paesi del Friuli, Venezia 1876, le laboriose indagini su Pier Paolo Vergerio, ecc.
Bibl.: I. Bernardi, Commemorazione del cav. Carlo prof. Combi, in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, III, s. 2ª, pp. 47-50; A. Anzilotti, Italiani e jugoslavi nel Risorgimento, Roma 1920, pp. 111-117; F. Salata, Nella traslazione in patria delle ossa di Tommaso Luciani, Capodistria 1923, pp. 100-104; C. Pagnini, C. C. e la "Porta orientale", in La favilla, Trieste 1923, anno I, n. 3; G. Quarantotto, in Atti e mem. della Soc. istriana d'arch. e storia patria, XXXIX, fasc. 1° e 2°.