CASSOLA, Carlo
Scrittore, nato a Roma il 17 marzo 1917; ha dimorato a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; è professore di liceo a Grosseto.
La sua narrativa, fin dalle stringate "moralità" o "caratteri" dell'esordio (La visita, Firenze 1942; Alla periferia, ivi 1942), appare dominata dal motivo della solitudine dell'individuo e della pena di vivere, cui è unico conforto il senso della solidarietà umana. Motivo che via via si è arricchito di modulazioni, come nei racconti di Il taglio del bosco (Milano 1953, n. ed. Pisa 1955) e di Il soldato (Milano 1958); spesso confluendovi quello ispirato, appunto, alla Resistenza: una Resistenza intesa, oltre che come premessa o promessa di un profondo rinnovamento sociale, come attuazione, nella comunità dei miraggi e dei sacrifici, di quella solidarietà; sebbene al fervore della lotta (Fausto e Anna, Torino 1952; n. ed. ivi 1958) succedano le delusioni del dopoguerra (I vecchi compagni, ivi 1953; La casa di via Valadier, ivi 1956; Un matrimonio del dopoguerra, ivi 1957; La ragazza di Bube, ivi 1960; il suo romanzo di maggiore impegno, al quale deve il ''Premio Strega,, 1960). I modi di questa narrativa sono di un realismo asciutto, "oggettivo", riallacciantesi alla tradizione toscana, ma depurato, secondo la lezione di un Tozzi e di un Bilenchi, d'ogni manierismo bozzettistico, anche se non immunizzato contro il pericolo di una certa aridità cronistica: un realismo più drammatico che lirico, che si articola spesso in dialoghi, mirabilmente intonati all'umile livello dei parlanti, senza peraltro indulgere al dialetto.
Bibl.: G. Contini, in Letteratura, maggio-agosto 1943; A. Bocelli, in Il Mondo, 5 aprile 1952, 30 luglio 1957, 10 maggio 1960; G. De Robertis, in Tempo (Milano), 12 aprile 1952, 24 nov. 1955, 17 genn. 1957; E. Falqui, in Il Tempo, febbr. 1954; N. Gallo, in Il contemporaneo, 8 maggio 1954; C. Bo, in L'Europeo, 23 ott. 1955; G. Bassani, in Paragone, febbr. 1956; D. Fernandez, Le roman italien et la crise de la conscience moderne, Parigi 1958 (trad. ital., Milano 1960); L. Baldacci, in Letteratura, genn.-giugno 1960; S. Battaglia, in Le ragioni narrative, n. 5; settembre 1960; pp. 31-82.