CANTÙ, Carlo
"Fortuna - narra egli stesso in una didascalia in calce al magnifico ritratto, in cui Stefano della Bella lo effigiò da primo zani (v. brighella) - Fortuna per despett Me fer (sic) volar la robba coi dinar, La patria abbandonar, E de Carlo Cantù me fer Buffett; Ma po' mudò concett Quando da zan me mess a recitar; Come Carlo incontrai fortuna avversa; Come Buffett la roversa": la qual trasformazione ebbe luogo, pare, alla corte dei Farnesi di Parma, quand'egli contava ventitré anni (1632). Poco dopo il 1640, morto il conico Francesco Biancolelli, il C. circondava di abile e tenace corte la vedova Isabella Franchini (in arte Colombina) e, malgrado ostacoli d'ogni sorta, la sposava nel 1645, divenendo patrigno dell'allor piccolo Menghino (Domenico) Biancolelli, che appunto per l'eccellente educazione artistica ricevuta da Buffett, poté, ancora giovanissimo (1661), diventare uno dei più acclamati arlecchini dell'Hôtel de Bourgogne (v. arlecchino). Un passaporto milanese del 30 aprile 1645 mostra "Diana e Buffett comici" (ossia il C. e Giulia Gabrielli, figlia del celebre scapino Francesco) diretti a Parigi per recitare alla corte di Anna d'Austria, dove sembra avessero grandi successi, testimoniati, peraltro, soltanto dallo stesso Buffett e da un "signor Maurizio Tensonio, accademico umorista" in un opuscolo, tanto raro quanto curioso, nel quale il C. diede molte notizie e documenti (cioè sue lettere amorose in versi e in prosa) intorno al suo tanto disputato matrimonio. Il libercolo (Trattato di matrimonio tra Buffetto e Colombina comici), annunziante un seguito che non vide mai la luce (Ritorno di Francia in Italia di Buffetto comico in canzonette ridicolose), è dedicato al card. Farnese, destinatario altresì di cinque lettere (febbraio-aprile 1647), inviategli dal C. da Roma, dove recitava con la moglie: capolavori di sgrammaticature, e piene zeppe di aneddoti familiari e pettegolezzi comici. Altre notizie non s'hanno di lui fino al 30 giugno 1676: giorno in cui Alfonso d'Este di San Martino scriveva da Modena che Buffett era "andato a recitare nell'altro mondo".
Bibl.: F. Bartoli, Notizie istoriche de' comici italiani, I, Padova 1781, pp. 138-139; L. Rasi, Comici italiani, I, Firenze 1897, pp. 425-30, 571-83.