CANEVA, Carlo
Generale italiano, nato a Udine il 22 aprile 1845, morto a Roma il 25 settembre 1922. Avviatosi alla carriera militare nell'esercito austriaco, era sottotenente del 7° reggimento artiglieria quando scoppiò la guerra del '66. Il C. fece la campagna in Boemia con l'armata del Benedek e, conclusa la pace, optò per il passaggio nell'esercito italiano (gennaio 1867). Compiuti gli studî alla Scuola di guerra, passò nello Stato maggiore (1875). Fu col grado di colonnello di fanteria in Eritrea (settembre 1896) e nell'anno successivo partecipò alla campagna contro i Dervisci. Rientrò in Italia col grado di maggior generale nel marzo del 1898, ed ebbe il comando della brigata Re. Promosso tenente generale nel 1902, comandò le divisioni militari di Palermo e Messina, poi fu nominato comandante in seconda del Corpo di stato maggiore (1904) e dopo circa tre anni fu di nuovo assegnato a un comando di divisione (Verona). Nel 1909 venne nominato comandante di corpo d'armata (Ancona, poi Milano) e l'anno successivo designato per l'eventuale comando di un'armata in guerra.
Erano appena ultimate le grandi manovre nel Monferrato ad armate contrapposte (dove il Caneva aveva comandato una delle due armate, l'altra essendo agli ordini del generale Luigi Cadorna), quando fu decisa dal governo la spedizione in Tripolitania e Cirenaica, e il Caneva ne fu messo a capo (8 ottobre 1911). Diresse le operazioni militari per la conquista della Libia fino all'agosto del 1912. Rimpatriato, fu elevato il mese successivo al grado di generale d'esercito, grado riservato (secondo le disposizioni allora vigenti) ai generali che avessero avuto in guerra un comando indipendente. Nominato senatore del regno nello stesso anno 1912, cessò, poco prima dello scoppio della guerra europea (maggio 1914), dalla designazione per l'eventuale comando di un'armata mobilitata, e non prese parte alla guerra italo-austriaca del 1915-19. Dopo Caporetto (novembre 1917) ebbe incarico di presiedere la Commissione d'inchiesta sull'infausto fatto d'armi.