BURAGNA, Carlo
Letterato, nato a Cagliari nel 1634 di nobile famiglia. Seguì, nel 1648, il padre Giovan Battista, che l'anno avanti s'era rifugiato a Napoli, protetto dal viceré Oñate contro persecuzioni sofferte in Sardegna, e ivi riprese gli studî interrotti. Passato prima a Catanzaro, poi a Cosenza, conobbe qui Pirro Schettini, e ne seguì, poetando, le orme, per restaurare il gusto corrotto del secolo. Pur non riuscendo poeta vero, il B. seppe essere nei versi semplice e talvolta ispirato. A cotesto suo atteggiamento poetico non poco contribuì il nuovo spirito scientifico di cui venne nutrendosi in Napoli, quando, ritornatovi dalla Calabria circa il 1660, frequentò le lezioni di Tommaso Cornelio, che lo volle nell'Accademia degl'Investiganti, focolare di antiaristotelismo. Il B. lasciò inediti scritti filosofici apprezzatissimi; ma a stampa andò solo una breve prefazione al poema di Lucrezio, inserita nel volume stesso delle Poesie, uscito a Napoli senza data, ma certo nel 1683, dopo la morte dell'autore, avvenuta nel 1679.
Bibl.: F. Mango, Antimarinismo, Palermo 1888; id., Ancora dell'Antimarinismo, ibid. 1890; V. Caravelli, Pirro schettini e l'Antimarinismo, in Atti della R. Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli, XIV (1889); C. Bertani, Il maggior poeta sardo, C. B. e il petrarchismo del Seicento, Milano 1905; cfr. A. B[elloni] in Giorn. stor. d. lettarat. ital., XLVII (1906), p. 154 seg.