BONACINI, Carlo
Nacque a Modena il 15 ag. 1867 da Pellegrino e Clelia Zanoli. Compì gli studi universitari alla scuola normale superiore di Pisa, dove si laureò con pieni voti assoluti nel luglio 1888. Trascorse poi qualche anno come insegnante a Chiavari e a Trani. Successivamente venne trasferito a Modena, insegnò fisica al liceo L. A. Muratori ed in seguito all'istituto tecnico Iacopo Barozzi. Contemporaneamente, per quattro anni, insegnò fisica tecnica presso l'accademia militare.
Nel 1906 il B., che nel frattempo aveva conseguito la libera docenza in fisica sperimentale, fu nominato direttore dell'osservatorio geofisico. Sempre nel 1906 fu anche incaricato di fisica terrestre presso l'università di Modena.
Avvalendosi della collaborazione dell'ufficio idrografico del Po del Genio civile di Parma, il B. potenziò le notizie fornite dall'Annuario, pubblicato dall'osservatorio sin dalla fondazione, inserendovi anche i dati trasmessi da Pavullo, Sestola e Monte Cimone. Si deve a lui il merito di aver reso l'Annuario una delle opere più complete ed aggiornate, non solo in Italia, ma anche all'estero, e di aver ottenuto uno studio completo ed approfondito, dal punto di vista meteorologico, della provincia di Modena.
Dal 1889 il B. fa membro della R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Modena, di cui fu presidente negli anni 1935-37. Morì a Modena il 1º genn. 1944.
Il B. si specializzò nel campo della fotografia dei colori, a cui dedicò più di una trentina degli oltre ottanta lavori che costituiscono la sua produzione scientifica, ed acquisì per la sua competenza teorica e tecnica larga notorietà in Italia e all'estero.
Sono in particolare da ricordare i lavori del B. sulla fotografia allocromatica, sull'isocromatismo e quelli sulla luminosità dei colori pigmentari in relazione a quella dei colori spettrali per l'applicazione della cromofotografia alla spettroscopia, alla fotografia a colori in relazione alle ipotesi della visione colorata, alla cromofotografia per mezzo di sostanze cromoplastiche, alla tricromia ed ai mosaici tricromi. Tra queste opere citiamo come particolarmente significative Il problema dell'isocromatismo della cromofotografia interferenziale. Studio, Firenze 1894 (pubblicato in Boll. della Soc. fotogr. ital., VI [1894], nn. 5 e 7); La fotografia ortocromatica: riproduzione dei colori in esatto chiaroscuro, Milano 1896; Lafotografia dei colori: trattato teorico-pratico, Milano 1897; Sulla luminosità dei colori pigmentari, Modena 1901 (pubblicato in Atti e Mem. dell'Acc. di scienze, lettere ed arti di Modena, s. 3, III [1900]); Fotografia a colori su carta Utocolor, Roma 1913 (pubblicato in Atti della Soc. ital. per il progr. delle scienze, Roma 1913, VI riunione, ottobre 1912).
Interessanti sono anche gli studi del B. sull'ottica fisiologica; a questo proposito è da ricordare lo scritto Sopra un particolare fenomeno della visione colorata, in Ann. di oftalmol. e clinica oculistica, LV (1927), n. 9, pp. 1-15. Studiò anche la radioattività e la radiografia, specialmente nei riguardi della funzione del coassorbente nella captazione dell'energia raggiante.
Fin dall'anno 1903 il B., vero precursore, si occupò anche di stereofonia e, in particolare, del problema delle audizioni radiostereofoniche, affrontando consequenzialmente questioni d'acustica fisiologica, quali l'audizione binauricolare ed il timbro dei suoni. Numerosissime sue pubblicazioni riguardano ricerche più propriamente geografiche e metereologiche; di particolare interesse sono quelle concernenti la conducibilità elettrica dell'aria, quelle riguardanti argomenti di pluviometria, di ottica meteorologica (quali le osservazioni di meteore ottiche, il rosso del tramonto, il raggio verde), ed ancora attuali sono le ricerche sui lanci dei palloni pilota di cui il B. fu uno degli iniziatori in Italia, sulla climatologia e la meteorologia generale. Tra gli scritti relativi a questi argomenti sono da ricordare in particolare: Cosmografia..., Modena 1900; Sulla variazione della quantità di pioggia con l'altezza (in coll. con L. Muzzioli), Modena 1927; Sul fenomeno del "raggio verde", Modena 1927; Sulla pioggia della provincia di Modena (in collaborazione con L. Muzzioli), Modena 1927.
Numerosi sono i lavori del B. sulla storia della scienza e, in modo particolare, sulla storia dell'osservatorio geofisico di Modena; tra questi citiamo L'Osservatorio geofisico di Modena nel biennio 1906-1907, Modena 1909; Notizie sull'Osservatorio di Modena per il periodo 1908-1912, Modena 1913; Osservazioni meteorologiche fatte nell'annata 1911, Modena 1914; La fondazione dell'Osservatorio di Modena attraverso il carteggio di G. B. Amici, Modena 1927; Una carta lunare di G. Montanari, Modena 1927; Nel primo centenario della fondazione dell'Osservatorio di Modena (1827-1927), Modena 1927; Storia dell'Osservatorio geofisico di Modena, Modena 1927; Una pagina poco nota di storia della selenografia, in Coelum, Bologna, aprile 1931, pp. 18-23; Il planetario Zeiss nella storia dello strumento celeste, Bologna 1931; La fondazione dell'Osservatorio di Modena attraverso il carteggio di G. Amici, Modena 1927.
Bibl.: Planisferografo Bonacini per la geografia matematica, Firenze 1943, pp. 13; L. Barbanti-Silva, C. B. (1867-1944), Modena 1944; Chi è ?, Roma 1948, p. 120.