BETOCCHI, Carlo
(App.III, I, p. 230)
Poeta italiano, morto a Bordighera il 25 maggio 1986. Tornato a Firenze, insegnò italiano al Conservatorio, divenendo (1960-77) redattore della rubrica radiofonica e della rivista L'Approdo letterario. Nel 1967 fu insignito del premio Feltrinelli.
Poeta della solidarietà, dell'umiltà, dell'amore per le cose essenziali e i paesaggi domestici, nelle liriche dell'ultimo periodo (L'estate di San Martino, 1961; Sparsi pel monte, 1965; Un passo, un altro passo, 1967; Prime e ultimissime, 1974; Poesie del sabato, 1980), accanto al tema consueto della tangibilità del soprannaturale nella concretezza delle cose, diventano centrali la sofferente riflessione sulla vecchiaia, la morte e il dolore, di cui non è possibile trovare una giustificazione etica, e un tormentato sentimento di attesa dell'eterno. Con la produzione poetica si intreccia quella in prosa, per lo più di carattere autobiografico: Vino di Ciociaria, 1965; L'anno di Caporetto, 1967; Di alcuni nonnulla, 1979; Confessioni minori, a cura di S. Albisani, 1985.
Bibl.: Dell'opera di B. sono state edite le raccolte: Poesie scelte, a cura di C. Bo, con saggio introduttivo, Milano 1978; Tutte le poesie, con introduzione di L. Baldacci e note ai testi di L. Stefani, ivi 1984. Studi: V. Volpini, C. Betocchi, Firenze 1971; P. Civitareale, C. Betocchi, Milano 1977 (con bibl. della critica); G. Pandini, Per C. Betocchi, in Otto/Novecento, i (1978); M. Luzi, M. Marchi, O. Macrì, Omaggio a Betocchi, in Antologia Vieusseux, 61-62 (1982); C. Betocchi, Atti del convegno di studi, a cura di L. Stefani, Firenze 1990.