Scrittore italiano (Napoli 1909 - Roma 1992). Osservatore attento della vita quotidiana, specie delle classi più umili, e del mondo del lavoro, nei suoi racconti e romanzi - ambientati per lo più a Napoli o nel Meridione - egli spesso riesce così a preservare da accentuazioni polemiche quel tanto di populistico che è nel motivo della giustizia sociale che li ispira, come ad avviare il realismo di fondo verso soluzioni tra umoresche, fantastiche ed evocative, particolarmente riuscite dove si concretano in rappresentazioni corali di quella vita e di quegli ambienti. Meno felice, negli ultimi anni, il tentativo di tenere a tutti i costi il passo dell'attualità. Opere: Tre operai, 1934; Quasi un secolo, 1940; Napoli guerra e pace, 1945; Tre casi sospetti, 1946; Prologo alle tenebre, 1947 (poi rielaborato in Le radiose giornate, 1969); Speranzella, 1949; Siamo tutti bambini, 1951; Vesuvio e pane, 1952; Gigante Cina, impressioni di viaggio, 1957; Domani e poi domani, 1957; Amore amaro, 1958; Bibbia napoletana, cronache, memorie, fantasie, 1961; Era l'anno del sole quieto, 1964; Per cause imprecisate, 1965; Un foro nel parabrezza, 1971; Non gettate via la scala, 1973; Tanto la rivoluzione non scoppierà, 1976; Napoli silenzio e grida, 1977; Il grande letto, 1988.