BASCAPE, Carlo
Nato a Milano nel 1550 da antica e nobile famiglia (il suo nome risale al latino a Basilica Petri), fu ascritto al Collegio dei giureconsulti. Fu segretario di S. Carlo Borromeo ed entrò in seguito fra i barnabiti, cambiando il nome di Giovanni Francesco in quello di Carlo.
In quel tempo i barnabiti sotto la guida di S. Carlo s'occupavano a stendere definitivamente le loro costituzioni, e il B. fu incaricato di metterle in latino. Il Borromeo impiegava il B. nelle faccende più rilevanti del suo governo; nel 1580, trovandosi in contrasto col governatore spagnolo D. Antonio d'Ayamonte, mandò il B. come uomo di fiducia a Madrid presso Filippo II, ottenendo l'effetto desiderato. Nel 1586 il B. fu fatto generale della congregazione. Era generale per la terza volta nel 1593, quando Clemente VIII lo innalzava al vescovato di Novara dove rimase 22 anni. Fondò a Novara una congregazione di sacerdoti oblati, a somiglianza di quella fondata da S. Carlo a Milano, che sussiste tuttora. Morì nell'ottobre del 1615 in fama di santo, tanto che più volte s'iniziarono processi di beatificazione.
Lasciò molte opere; le più insigni sono gli Scritti pastorali (1609); la Vita di S. Carlo Borromeo (Ingolstadt 1612), oggi ancora reputata la migliore vita di quel santo; la Novaria Sacra (Novara 1612), illustrazione della sua diocesi condotta con seria critica, rara a quei tempi; la Historia Ecclesiae Mediolanensis, scritta per ordine di S. Carlo, ma interrotta per l'elezione al vescovato; De metropoli Mediolanensi (Milano 1612); Commentarii canonici (Novara, 1615).
Bibl.: I. Chiesa, Vita del Ven. C. B., Milano 1636; L. M. Ungarelli, Bibl. script. Cler. Reg. Sancti Pauli, Roma 1836; O. Premoli, Storia dei Barnabiti, I, Roma 1913; L. Manzini, S. Carlo e il Ven. B., Monza 1910; id., Il Ven. B., biografo di S. Carlo, in Scuola Cattolica, luglio-agosto 1910.