Pilati, Carlo Antonio (Carlantonio). – Giurista e scrittore politico (Tassullo 1733 - ivi 1802). Dopo gli studi compiuti in Germania visse (1758-67), salvo brevi intervalli, a Trento. Pubblicò: L'esistenza della legge naturale impugnata e sostenuta (1764), Ragionamenti intorno alla legge naturale e civile (1766), Di una Riforma d’Italia (1767), Riflessioni di un Italiano (1768). Nel 1767, in seguito alla condanna delle sue opere da parte dell'Inquisizione, si trasferì all'Aia; poi passò a Coira (dove redasse i sei tomi del Giornale letterario), a Venezia, a Berlino, finché, ritornato a Trento, prese viva parte alla lotta contro il principe vescovo. Quando Bonaparte occupò il Trentino (1796), si schierò contro i Francesi; nominato dal terzo governo provvisorio francese presidente del Consiglio del Tirolo meridionale nel 1801, se ne dimise il mese successivo. Appassionato assertore della libertà religiosa e del progresso civile, permeato di cultura italiana e francese (Montesquieu soprattutto), impersonò quel movimento massonico che dall'Austria si infiltrò in Italia, recandovi l'impronta della politica giuseppina e delle dottrine febroniane.