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AMALFI, Carlo

di Raffaello Causa - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
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AMALFI, Carlo

Raffaello Causa

Nato a Piano di Sorrento, fu pittore attivo a Napoli, a Sorrento e a Nocera nel sec. XVIII. Talvolta è ricordato erroneamente come Paolo. È personalità poco nota, e i suoi dati biografici sono quasi completamente sconosciuti: unico riferimento cronologico quello dell'anno 1752, quando affresca con la collaborazione del "quadraturista" cremonese G. B. Natali, detto il Piacentino, due saloni di Castelcapuano.

È ricordato come protagonista di una romanzesca vicenda di gelosia professionale dal Canzano Avarna (cfr. G. Canzano Avarna, Leggende popolari sorrentine,S. Agnello 1883, pp. 215 ss.), ma il racconto manca di ogni elemento di verosimiglianza e non è suffragato da alcuna precisione documentaria.

L'A. fu essenzialmente ritrattista (ritratti di Raimondo e Ferdinando di Sangro, nella cappella dei Sansevero a Napoli, verso il 1771, riconosciutigli dalle vecchie guide; ritratto di gentiluomo ignoto, nel Museo Correale di Sorrento; ritratto di Giannantonio Sergio nel Museo di S. Martino, a Napoli): in questa produzione, e ancor più in alcuni dipinti con scene di genere - Il ferito, Il giuocatore,ecc. - in varie collezioni private napoletane e romane, si rivela strettamente legato ai modi di Gaspare Traversi; nella pittura sacra (chiesa di S. Antonino e Congregazione del Crocifisso, a Sorrento), invece, si muove nei termini di un accademismo provinciale di derivazione da S. Conca e da F. De Mura.

Bibl.: G. Amalfi, Ancora della leggenda di Raimondo di Sangro e dell'autore del suo ritratto,in Napoli nobilissima,IV (1895), p. 187 (con bibl. prec.); W. Rolfe, Geschichte der Malerei Neapels,Lipsia 1910, p. 389 n.; P. Napoli Signorelli, Gli artisti napoletani della seconda metà del sec. XVIII,a cura di N. Cortese e G. Ceci, ibid.,n. s., II (1921), p. 152; Mostra del ritratto storico napoletano,catalogo a cura di G. Doria e F. Bologna, Napoli 1954, p. 41; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, pp. 372 s.;R. Causa, La pittura napoletana dal sec. XV al sec. XIX,Bergamo 1958, p. 46; U. Galetti-E. Camesasca, Enciclopedia della pittura ital.,I, p. 46.

Vedi anche
Francesco De Mura De Mura (o Di Muro), Francesco. - Pittore (Napoli 1696 - ivi 1784), allievo di F. Solimena e seguace di L. Giordano. La sua opera maggiore sono i grandi affreschi nel soffitto della chiesa dei SS. Severino e Sossio a Napoli (1742); in seguito subì l'influsso di S. Conca. quadraturismo Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica. ● La ricerca di effetti illusionistici spaziali è già presente nella decorazione parietale di antiche civiltà. Se ne trovano esempi nelle decorazioni ... pittura di gènere pittura di gènere Fedele e minuta rappresentazione pittorica di scene di vita quotidiana, in cui si ritraggono personaggi anonimi, borghesi o popolani, intenti al lavoro, in scene di festa ecc., ma anche paesaggi, nature morte o composizioni con particolari oggetti (fiori, cacciagione, strumenti musicali ... Amalfi Comune della prov. di Salerno (6,2 km2 con 5434 ab. nel 2007), situato sulla costa meridionale della penisola sorrentina, su un ripido pendio, con le pittoresche case di tipo orientale disposte su gradini sovrapposti. L’amenità del paesaggio, la mitezza del clima, dovuta allo schermo dei Monti Lattari ...
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carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick....
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
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