ALLIONI, Carlo
Il "Linneo piemontese" nacque il 3 settembre 1728 in Torino, dove visse e morì il 30 luglio 1804.
Come medico, raggiunse fama così alta che gli valse, in età ancora giovane, la carica di protomedico di Vittorio Amedeo III di Savoia. Lasciò scritti medici ancora assai apprezzati, che riguardano specialmente le flegmasie esantematiche note sotto il nome di migliari e la pellagra. Come sfigmografo ebbe fama di insuperato. Ma il suo nome, più che alle opere di medicina, si raccomanda ai suoi scritti di scienze naturali, di zoologia, di paleontologia e soprattutto di botanica. La Flora Pedemontana, edita nel 1785 in due grossi volumi in folio con novantadue tavole in rame di Francesco e di Pietro Peyroleri, seguita dall'Auctarium, è oggi ancora fondamentale per lo studio della flora del Piemonte.
L'A. ebbe rapporti con i più celebri botanici del suo tempo, e fu in intima relazione epistolare con Carlo Linneo, che gli dedicò il genere Allionia. Creò un museo privato, del quale ogni traccia si credeva perduta, ma che venne casualmente pochi anni or sono rinvenuto dal canonico E. Dervieux: ora si trova nel Seminario di Chieri. L'erbario dell'Allioni si conserva nell'Istituto botanico di Torino. Un suo busto di bronzo, opera lodata di E. Ridoni, è nell'Orto botanico; nella sala del museo esiste un suo ritratto del pittore Revelli.
Bibl.: Scritti botanici pubblicati nella ricorrenza centenaria della morte di Carlo Allioni, Genova 1904.