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CARLISLE

di Vico CASTELFRANCHI - Arthur POHAM - - Enciclopedia Italiana (1931)
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CARLISLE (A. T., 49-50)

Vico CASTELFRANCHI
Arthur POHAM

Città dell'Inghilterra, capoluogo della contea del Cumberland. È situata sul fiume Eden, un po' al disotto del punto dove esso sbocca nel Solway Plain, a circa 13 km. dalla sua foce nel Solway Firth, dove confluiscono in esso il Caldew e il Petterill. La città si sviluppò sui fianchi e sulle cime di due piccole alture della penisola racchiusa fra i tre corsi d'acqua. Non essendo i fiumi navigabili, nel 1823 si ricorse all'apertura d'un canale, che doveva mettere in comunicazione la città col suo porto, ma che non diede buoni risultati. Carlisle, che è presentemente la sola grande città del Cumberland, è un importantissimo nodo ferroviario, dove è accentrato il traffico tra la Gran Bretagna e la Scozia: vi s'incrociano le linee che conducono a Glasgow, Edimburgo, Newcastle, Lancaster, Manchester, Liverpool e Belfast. È lo sbocco di un fertile distretto, e possiede varie industrie: stabilimenti per la lavorazione del cotone e della lana, fonderie di ferro, fabbriche di birra, concerie, officine ferroviarie. Aveva 45.480 ab. nel 1901; 52.225 nel 1911; 52.710 nel 1921; 56.320 secondo un calcolo del 1926.

Monumenti. - La cattedrale, già chiesa del priorato agostiniano, fondata e dotata da Enrico I (1123), quantunque assai piccola (m. 62) ha un interno di grande effetto. Della chiesa romanica non resta che una piccola parte in pietra grigia; il resto, di stile gotico primitivo geometrico e di gotico tardivo, in pietra di color rosso antico. Bellissimi sono i pilastri a fasci del coro, e i loro capitelli intagliati con figure dei mesi dell'anno. I graziosi stalli a baldacchino dai postergali dipinti con vite dei santi, sono del principio del sec. XV come le 46 misericordie. La cancellata, in gotico fiammeggiante, della cappella di S. Caterina è del 1480. L'originario soffitto arcuato del coro fu scoperto nel sec. XIX e restaurato nelle sue pitture. Notevolissima la grande finestra orientale in gotico, costruita nel 1380, ritenuta il più perfetto lavoro del genere in Inghilterra. La parte superiore della vetrata è della medesima epoca e rappresenta la Risurrezione e il Giudizio universale. Il Castello, su un'altura rocciosa, nelle linee generali è opera normanna e ha una bella porta d'entrata; e il suo torrione rettangolare, probabilmente costruito da Guglielmo II, è un bell'esempio dell'architettura militare. La città vanta altresì notevoli edifici pubblici; il palazzo municipale, quello dei tribunali, il mercato, un museo e una biblioteca.

Bibl.: R.S. Fergusson, Carlisle's Cathedral, Londra 1898; T.F. Bumpus, Cathedrals of England. Wales, Londra 1921.

Storia. - La Luguvallium dei Romani era distante un miglio dal vallo di Adriano e vi sono state trovate molte iscrizioni e monete. Fu donata nel 685 da Ecgfrith a S. Cuthbert; era allora una città prospera, ma più tardi fu distrutta dai Danesi e riappare nella storia quando Guglielmo Rufus ricostruisce il castello, che fu da allora il più forte baluardo contro gli Scozzesi. La città possiede parecchie carte, con concessioni di libertà e di privilegi, delle quali la più antica risale al 1293. Essa fu governata fin dai tempi antichi, almeno dal 1290, da un mayor e dai bailiffs. Altre carte di ordinamento furono rilasciate dalla regina Elisabetta e dal re Carlo I, e rimasero in vigore fino al 1835. Il venerabile Beda fa menzione, nella sua Vita di S. Cuthbert, d'un monastero qui esistente, ma la sede vescovile fu creata da Enrico I nel 1133, da un convento dell'ordine agostiniano. Il suo primo vescovo, Aethelwold, aveva costruito la cattedrale normanna che fu in gran parte distrutta nel 1646 durante la guerra civile. Per i conti di Carlisle, v. howard.

Bibl.: Mandell Creighton, Carlisle, Londra 1889.

Vedi anche
William Paley Filosofo e teologo (Peterborough 1743 - Lincoln 1805); studiò e insegnò al Christ's College di Cambridge, entrando poi (1767) nella carriera ecclesiastica. In The principles of moral and political philosophy (1785) trattò dei doveri della vita civile sulla base di un utilitarismo teologico. In difesa ... Edoardo I re d'Inghilterra Figlio (Westminster 1239 - Burgh-on-Sands, Carlisle, 1307) di Enrico III e di Eleonora di Provenza. Successore (1274) del padre, portò avanti una intensa attività legislativa (tra cui il Model parliament, 1295 e la conferma della Magna Charta), annesse il Galles (1284), contrastò le mire di Filippo IV ... Inghilterra (ingl. England) Nome («terra degli Angli») con cui si designa la parte meridionale della Gran Bretagna, divisa da quella settentrionale (Scozia) per mezzo del Solway Firth a O, del fiume Tweed a E e della catena dei Monti Cheviot nella parte centrale. Non fa parte dell’I. la sporgenza occidentale dell’isola ... storia Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona e ciò che esse coinvolgono (fatti geografici ed ecologici, fatti demografici, presupposti antropologici ...
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