Stumpf, Carl
Psicologo e filosofo tedesco (Wiesentheid, Baviera, 1848 - Monaco 1936). Seguì a Würzburg i corsi di Brentano, riportandone viva impressione e rimanendone durevolmente influenzato. Studiò successivamente a Gottinga (con Lotze), e iniziò poi la carriera universitaria che lo condusse dapprima a Würzburg (1873), quindi a Praga (1879), a Monaco (1889) e infine a Berlino (1894), dove fondò il laboratorio di psicologia e fu più tardi promotore della Gesellschaft für Kinderpsychologie. Si occupò di storia della filosofia (Aristotele, Spinoza, empirismo inglese, Kant), epistemologia e teoria della conoscenza (dedicando particolare attenzione al problema della classificazione delle scienze e al posto privilegiato occupato tra di esse dalla psicologia), ma la sua opera fondamentale va considerata la Tonpsychologie (2 voll., 1883-90), in cui indagò gli aspetti fisiologici e psicologici dei fenomeni musicali (analizzando soprattutto la consonanza in termini di «fusione» psicologica). Sempre in tale ambito d’interessi diede inoltre impulso all’etnomusicologia, costituendo un archivio di registrazioni, e intraprese studi di fonetica sperimentale. Nell’area della teorizzazione psicologica vera e propria gli si devono significativi approfondimenti della struttura della psicologia come disciplina scientifica sui generis (egli distinse forma – le funzioni – da contenuti – le strutture –, secondo un’impostazione vicina a quella di Brentano), una teoria della percezione spaziale (cosiddetta naturistica, in cui lo spazio è attributo immediato, non acquisito, delle sensazioni) e una trattazione sulle emozioni, considerate autentici fenomeni sensoriali (contro l’approccio «fisiologico» di James e C.G. Lange). Si occupò anche di etica, metafisica ed estetica (ancora una volta in modo particolare in relazione alla musica). Tra le sue principali opere si segnalano: Über der psychologischen Ursprung der Raumvorstellung (1873); Psychologie und Erkenntnistheorie (1891); Erscheinungen und psychische Funktionen (1907); Die Anfänge der Musik (1911); Die Sprachlaute: experimentell-phonetische Untersuchungen (1926); Gefühl und Gefühlsempfindung (1928); Erkenntnislehre (post., 2 voll., 1939-40); in trad. it. alcuni suoi scritti in Psicologia e metafisica e in La rinascita della filosofia.