Uomo politico svedese (Stoccolma 1695 - Akerö 1770), figlio di Nicodemus il Giovane, fu dal padre indirizzato agli studî di architettura. Alla morte del padre (1728) fu nominato soprintendente ai lavori del castello di Stoccolma, ma svolse in seguito attività soprattutto politica. Dopo la morte di Carlo XII fu tra i capi più influenti del partito di Holstein. Ambasciatore (1725-44) a Vienna, Parigi, Copenaghen e Berlino, fu (dopo il 1730) uno degli esponenti del partito dei hattar ("cappelli"). Dopo la caduta di A. Horn divenne consigliere reale (1741-61) e capo della cancelleria (1747-52). Si ritirò dalla politica attiva dopo l'ascesa al trono di Adolfo Federico, che aveva precedentemente coadiuvato nella definizione della politica estera. Mecenate e appassionato collezionista di oggetti d'arte, fondò (1735) la Reale accademia del disegno (poi Accademia di belle arti); la raccolta di famiglia di disegni d'architettura e di dipinti costituisce un importante fondo del Nationalmuseum di Stoccolma.