BROCKELMANN, Carl
Semitista tedesco, nato a Rostock il 17 settembre 1868, professore a Breslavia, Königsberg, Halle, Berlino, e dal 1923 nuovamente a Breslavia. Lavorò con attività instancabile in tutti i campi della linguistica e della filologia semitiche, scrivendo opere di gran mole e importanza. Compilò una storia della letteratura araba (Geschichte der arab. Literatur, voll. 2, Weimar-Berlino, 1898-1902), repertorio di tutto il materiale edito e inedito, strumento di lavoro prezioso nonostante la presenza di numerose inesattezze (una seconda edizione, attesa da molti anni, non è ancora comparsa); un dizionario siriaco (Lexikon syriacum, Berlino 1895, 2ª ed. 1927) e una grammatica con crestomazia della stessa lingua (Berlino 1899, 4ª ed. 1925); una grande opera di glottologia semitica (Grundriss der vergl. Grammatik der semit. Sprachen, voll. 2, Berlino 1908-13; riduzioni di essa sono la Kurzgefasste vergl. Gramm. der semit. Sprachen, Berlino 1908, e la Semitische Sprach wissenschaft, nei manuali Göschen, Lipsia 1906, 2ª ed. 1916, anche tradotta in francese), nella quale per la prima volta la materia è trattata sistematicamente con ampiezza; con ulteriori lavori monografici il B. ha sviluppato singoli punti del suo libro. Oltre a questi lavori fondamentali, il B. ne ha composti altri, soprattutto nell'arabistica (una storia della letteratura araba di carattere sintetico, Lipsia 1906, 2ª ed. 1909; una storia dell'Islām nella Weltgeschichte del Pflugk-Harttung, anche tradotta in italiano; varie nuove edizioni della grammatica elementare araba del Socin; l'edizione, incompiuta, del testo di Ibn Qutaibah, ‛Uyūn al-akhbār, Strasburgo 1900-08, e numerosissime altre monografie), e si è occupato anche di turcologia, alla quale il suo contributo principale è l'elaborazione del materiale lessicale del Dīvān luġat at-Türk di Maḥmūd al-Kashgharī, il più antico vocabolario turco, composto nel 1066 (Budapest-Lipsia 1928, Bibliotheca Hungarica, I).