CARIDDI (Χάρυβδις, Charibdys)
È il famoso vortice ricordato dall'Odissea (XII, 103 segg.) e collocato di fronte a Scilla, sotto una rupe non alta dominata da un caprifico. Anche nel mito degli Argonauti ricorre il nome del vortice che Giasone e i suoi poterono scansare grazie all'aiuto di Tetide. Quando le peregrinazioni di Odisseo furono localizzate in Occidente, forse in seguito alle navigazioni dei Calcidesi in questi mari, anche Cariddi venne indicata nello Stretto di Messina dove il vortice fu identificato con uno dei tanti gorghi formati dall'incontrarsi delle correnti. L'etimologia non è chiara, forse preellenica.