CARDIOSCLEROSI (dal gr. καρδία "cuore" e σκληρός "duro"; fr. cardiosclérose; sp. cardiosclerosis; ted. Herzsklerose o schwielige Myodegeneration des Herzens; ingl. cardiac sclerosis)
È una grave alterazione anatomica diffusa del muscolo del cuore, per la quale il tessuto del miocardio è sostituito da zolle più o meno numerose di un connettivo cicatriziale, duro, fibroso. Queste zolle sono più numerose nella parete del ventricolo sinistro, specialmente alla punta. L'alterazione compromette anche l'endocardio sottostante e il pericardio soprastante ed è una delle cause più note delle così dette chiazze tendinee del pericardio. Le cause di quest'alterazione anatomica del cuore sono le infezioni acute e croniche, come il tifo, l'influenza, la difterite, la sifilide, l'arteriosclerosi, specialmente se delle arterie coronarie, i disturbi di circolo del miocardio.
La cardiosclerosi s'accompagna a cardioipertrofia (v.), a dilatazione delle cavità cardiache ed è spesso la causa di aneurismi e di rotture del cuore. L'ammalato accusa senso d'oppressione al torace, affanno e sensazione molesta del battito cardiaco. Vi è grave irregolarità del polso (aritmia), spesso il polso raro permanente e talvolta quel complesso di sintomi conosciuto come sindrome di Adams-Stokes, oppure col quadro morboso dell'angina pectoris (v.). L'esito di quest'affezione del cuore è sempre la morte, non di rado improvvisa, per una profusa emorragia interna da rottura delle pareti del cuore.