CARAUSIO (Carausius)
Usurpatore dell'impero in Britannia dal 286 al 293. Fu un Menapio, originario dalle Fiandre piuttosto che dall'Irlanda. Di umile nascita, fu prima semplice soldato nell'esercito romano, dove si segnalò per il suo coraggio. Massimiano lo incaricò di raccogliere una flotta a Boulogne per combattere contro i pirati franchi e sassoni. Ma egli fu accusato di malversazioni, e Massimiano diede l'ordine di ucciderlo. Allora Carausio si fece proclamare imperatore e si recò nella Britannia dove fu riconosciuto dalle legioni e dove assunse i titoli di Imperator Caesar Augustus (monete con l'iscrizione Expectate veni, in H. Cohen, Médailles impériales, VII, n. 54 seg.). Massimiano, occupato nel combattere contro i Germani, attese fino alla primavera del 289 per compiere la spedizione contro di lui; ma la sua flotta ebbe a soffrire da una tempesta, e le sue truppe furono sconfitte da Carausio. Allora Diocleziano e Massimiano riconobbero l'usurpatore, gli affidarono la Britannia e il comando nella guerra contro i pirati germani. Fu in questo momento che Carausio prese i nomi di Marco Aurelio per affermarsi fratello di Massimiano. Egli batté molte monete, con iscrizioni indicanti tre Augusti: Moneta Auggg., Pax Auggg., Laetitia Auggg., ecc. Alcune monete portano: Carausius et fratres sui (cfr. Cohen, op. cit., VII, p. 1-43). Su una moneta si legge cos. III (Cohen, op. cit., n. 51). Diocleziano e Massimiano non hanno fatto figurare i suoi consolati nei documenti ufficiali né il suo nome sulle monete. Nel 293 fu assassinato da Allecto, che era probabilmente il suo prefetto del pretorio.
Bibl.: Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 1570 seg.; B. C. A. Windle, The Romans in Britain, 2ª ed., Londra 1923, pp. 36-38; G. Home, Roman York, Londra 1924, pp. 77-83; id., Roman London, Londra 1926, pp. 106-115.