carattere vuoto
carattere vuoto carattere speciale o “improprio” di un → alfabeto di una teoria formale, che esprime simbolicamente la “non presenza” di alcun altro carattere “proprio” dell’alfabeto stesso. Questo artificio formalistico di segnalare una “assenza” attraverso una “presenza” simbolica permette di interpretare anche il vuoto che separa due stringhe come un particolare carattere. Inoltre l’introduzione del carattere vuoto permette di definire le proprietà strutturali dell’insieme delle stringhe costruite a partire da un dato alfabeto rispetto all’operazione di concatenazione (o giustapposizione) di stringhe: date due stringhe, se ne costruisce una terza semplicemente ponendo in maniera giustapposta le prime due. Rispetto a questa operazione (non commutativa, ma associativa) il carattere vuoto è elemento neutro. Poiché a ogni stringa finita costruita su un alfabeto A è possibile associare un numero naturale, detto lunghezza della stringa, pari al numero di caratteri che la compongono, è possibile considerare il carattere vuoto come particolare stringa di lunghezza 0 (detta stringa vuota); gli altri caratteri di A, considerati come elementi dell’insieme delle stringhe, hanno invece lunghezza 1. Nelle implementazioni di stringhe in un automa esecutore, poiché ogni automa è dotato di un alfabeto di caratteri che è in grado di ricevere (input) o di produrre (output), l’inclusione del carattere vuoto tra essi permette all’automa di ricevere l’informazione che non c’è alcun carattere da leggere o di fornire l’informazione che non c’è alcun dato da comunicare in uscita. Questo artificio consente così di esprimere in modo unitario le regole di funzionamento dell’automa.