carattere statistico
carattere statistico ciascuno degli elementi che descrivono una → unità statistica. Ogni carattere statistico è presente nelle unità con più modalità, diversamente indicate (per esempio il carattere statistico «sesso» può avere, per ogni unità statistica di una popolazione o di un campione, le due modalità M e F). I caratteri statistici possono essere quantitativi (e allora sono detti variabili) o qualitativi (e allora sono talvolta detti mutabili). Per esempio, l’età è un carattere quantitativo mentre lo stato civile è un carattere qualitativo. È possibile effettuare un’ulteriore differenziazione in base alle modalità del carattere qualitativo in esame. Più precisamente, si parlerà di carattere qualitativo sconnesso quando esso presenta modalità non ordinate né ordinabili e di carattere qualitativo ordinato quando è possibile assegnare un ordine alle modalità. Per esempio, il carattere «nazionalità» relativo a una popolazione umana è un carattere qualitativo sconnesso mentre il carattere «titolo di studio» è un carattere qualitativo ordinato perché si può stabilire una gerarchia per gradi successivi. Le variabili (cioè i caratteri statistici quantitativi) sono, a loro volta, distinti in continue e discrete. Un carattere quantitativo è definito continuo se, comunque si prendano due valori all’interno dell’intervallo in cui il carattere è osservato, tutti i valori intermedi possono essere assunti come modalità del carattere: per esempio, la statura, il peso, la temperatura in diversi ambienti, e così via. Un carattere quantitativo è detto discreto se le sue modalità possono essere espresse da numeri interi: per esempio, il numero dei componenti di una famiglia o il numero di dipendenti di una azienda. Va osservato che, in statistica, i termini «continuo» e «discreto» sono utilizzati in modo parzialmente diverso rispetto alla loro più generale definizione matematica. Un carattere statistico può essere variabile o costante nel tempo: per esempio il luogo di nascita è un carattere costante, mentre l’età è un carattere quantitativo variabile nel tempo e, in tali casi, è proprio la variazione della sua distribuzione nel tempo che può essere oggetto di indagini statistiche diacroniche.