CARACEE (lat. scient. Characeae)
Piante verdi, ricche di clorofilla, che vivono sommerse nell'acqua, con fusto articolato, fornito di lunghi internodî e di verticilli di foglie in corrispondenza ai nodi, che portano anteridî e oogonî. Gli anteridî sono sferici, con parete costituita da otto cellule, ciascuna delle quali verso l'interno è munita di una prominenza con fascetto di circa 24 filamenti articolati: ogni cellula di questi ultimi contiene uno spermatozoide biciliato. Gli oogonî rivestiti d'un involucro a cinque raggi avvolti a spirale, contengono una voluminosa oosfera: questa, fecondata, genera un protonema, sul quale per proliferazione si forma di nuovo la pianta sessuata. La propagazione vegetativa avviene per bulbilli, per trapianto di pianticelle e di rami distaccati. È conosciuta la partenogenesi per la Chara crinita A. Braun: questa pianta possiede, oltre gl'individui maschili e femminili normali, più frequentemente individui femminili partenogenetici. Queste piante ritenute come Cloroficee, oggi dai sistematici moderni sono considerate come un tipo distinto (Carofite). Per la posizione tassonomica v. alghe.
Generi principali: a) Nitelleae: gli apici degl'involucri degli oogoni sono bicellulari: 1. Niteha; 2. Tolipella.
b) Chareae: gli apici degl'involucri degli oogonî sono unicellulari: 1. Tolypellopsis; 2. Lamprothamnus; 3. Lychnothamnus; 4. Chara.
Bibl.: A. Braun, Characeen, Breslavia 1876; id., Fragmente einer Monographie der Characeen, in Abh. d. Akad. f. Wissensch. (1882); W. Migula, Die Characeen, Lipsia 1890.