CARACAS (VIII, p. 926)
Il censimento del 1950 dava per C. una popolazione di 693.896 ab., che secondo una stima effettuata nel 1957 sarebbe salita ad 1.162.000 ab., con un incremento, per i sette anni intercorsi, del 59%, dovuto in massima parte all'apporto dell'immigrazione.
Lo sviluppo topografico della città è stato grandioso e ha cambiato notevolmente anche la forma della pianta, che da quasi semicircolare è ora diventata molto irregolare, allungata specialmente verso est. Il quartiere di Sarria, un tempo periferico, può ormai considerarsi come uno dei più centrali, ed i nuovi quartieri di Los Cobos, la Florida, Chacao, Los Chorros, tutti nella sezione orientale della città, formano un tutto unico con la zona centrale. A sud del Río Guaire si estendono i quartieri meridionali di La Vega, El Pinar, Los Cármenes, El Valle e Los Rosales, anche essi completamente saldati all'area centrale della città. Caracas rimane pur sempre una città industriale, con fabbriche di saponi, stabilimenti tessili (cotonifici in massima parte), zuccherifici, vetrerie, già da tempo installati, cui si sono aggiunti nuovi stabilimenti di manifattura dei tabacchi e della concia e lavorazione del cuoio. Il suo porto, La Guaira, va sempre più estendendo la sua attività, notevole soprattutto per le importazioni.
A Caracas fa capo il metanodotto di recente costruzione Mercedes-Tucupita.