CAPRAROLA (A. T., 24-25-26)
Borgata della provincia di Viterbo, situata sul fianco orientale dell'apparato vulcanico Cimino, ridente di boschi e vigneti. L'abitato è allineato ai due lati dell'unica strada che, provenendo da SE., sale dolcemente fino alla piazza, estremità superiore del borgo, ove su uno spiazzo, nel punto più alto (506 m.), si trova il palazzo Farnese. La parte dell'abitato a sinistra (SO.) della strada si chiama Corsica, quella a destra Sardegna. Il paese aveva 2639 ab. nel 1656, 3920 nel 1701, scesi a 2829 nel 1811. Nel 1853 ne contava 4230, nel 1871 5369, e da allora la popolazione è pressoché stazionaria (5363 ab. nel 1921). Caprarola dista 2 km. dalla stazione omonima della ferrovia Civitavecchia-Orte.
Monumenti. - I monumenti di Caprarola riflettono ancora lo splendore farnesiano. Palazzi e case in peperino di un'eleganza signorile e ardita si ammirano nelle principali vie. Il palazzo Farnese, fatto innalzare dal card. Alessandro Farnese, nipote di Paolo III, si dice incominciato nel 1547 e terminato nel 1559 su disegno del Vignola, ma i più recenti studî tendono ad attribuire la parte basamentale ad Antonio da Sangallo, che avrebbe concepito l'edificio come fortilizio di pianta pentagonale con torri quadrate agli angoli. Certo il Barozzi ebbe parte principale nel palazzo a due ordini e nella villa retrostante ove si ammirano particolari di grande genialità. L'insieme si presenta come un'arce imponente per la sua massa e per il suo accesso tutto a rampe, scalee e terrazze. Gli appartamenti dei varî piani sono messi in comunicazione da una elegante scala elicoidale poggiata su colonne e decordta con stucchi e con affreschi della scuola degli Zuccari e del Tempesta. Di Taddeo Zuccari sono le decorazioni a soggetti storici e mitologici dell'appartamento nobile. (V. tavv. CCXXI-CCXXVI).
Bibl.: G. Balducci, Il Palazzo Farnese in Caprarola, Roma 1910.