CAPPOTTO (derivato di cappa; fr. paletot, pardessus; sp. capote; ted. Überroch; ingl. cloak)
Mantello invernale greve e ruvido, spesso foderato di flanella o imbottito. Il termine, usato per un dato tempo in senso prevalentemente militare, è più o meno esattamente sinonimo di pastrano, mentre si tende a distinguerlo da soprabito, che indicherebbe un indumento più leggiero. Prima dell'epoca nostra, si portava per lo più il mantello propriamente detto, ampio e avvolto a più giri intorno al corpo. Solo col sopravvenire della moda inglese, per tutti e due i sessi, negli ultimi decennî dell'Ottocento, appare il cappotto borghese, del quale è tipica la sagoma rigida, dritta, che scende lungo il corpo senza segnarne troppo le linee: sagoma che accomuna i due sessi e le varie età per la sua semplicità pratica. Le stoffe adoperate a preferenza per questo genere d'indumento sono le cosiddette stoffe inglesi di fantasia, che però si fabbricano in tutti i paesi, in colori scuri e neutri, a minuti disegni, in tessuti preferibilmente di lana; negli ultimi anni la moda ha adottato per le signore anche i cappotti chiari, nella morbida stoffa chiamata cacha. Per i bimbi si fanno spesso cappottini di una sola tinta, bianchi o colorati.