Tindari, Capo Promontorio roccioso, sulla costa tirrenica della Sicilia. Nelle vicinanze è il centro di T., a 274 m s.l.m., compreso nel comune di Patti, in prov. di Messina. Prende nome dall’antica città di Tindari (gr. Τυνδαρίς), fondata nel 396 a.C. da Dionisio I di Siracusa con coloni messeni, dapprima insediatisi a Zancle. Alleata di Timoleone nel 344, fu poi in buone relazioni con Gerone II (270) e con i Romani; al largo di T. nel 257 si svolse una battaglia navale di esito incerto tra la flotta romana comandata da C. Attilio Regolo e una squadra cartaginese. I Romani favorirono T. per la sua fedeltà durante le guerre puniche; nel 36 a.C. Ottaviano vi sconfisse Sesto Pompeo e poco dopo la città fu eretta a colonia. Fu forse distrutta dagli Arabi nell’836 d.C.
La città era costruita in posizione militarmente favorevole, sulla sommità del promontorio, su un terreno in sensibile declivio ma con pianta regolare. Conserva il teatro, edificato sul finire del 4° sec. a.C., resti delle mura greche e romane e di case romane.