ORSO, CAPO d' (A. T., 27-28-29)
d' Promontorio della Penisola Sorrentina con cui si affaccia al mare la dorsale del M. Pertuso, tra la parte più interna del Golfo di Salerno e l'insenatura di Amalfi.
Battaglia navale. - Presso il Capo d'Orso si combatté il 28 aprile 1528 una battaglia navale (detta anche "della Cava" o "d'Amalfi") tra le navi di Filippino Doria e quelle spagnole comandate dal marchese del Vasto. Gli Spagnoli alle sei galere (Capitana, Gobba, Villamarina, Perpignana, Calabrese, Sicana) avevano aggiunto due fuste, due brigantini e molte barche, che erano state armate con materiale e personale tolto al presidio di Napoli, sicché potevano sperare d'assalire in forze superiori le otto galere di Filippino, prima che giungessero i promessi aiuti veneziani. Il Doria, avvertito in tempo, mosse risolutamente contro gli assalitori, ma, accortosi d'essere più debole, ricorse a uno strattagemma: ordinò al suo luogotenente Lomellino di simulare la fuga appena giunto a tiro del nemico, e di prendere il largo con le sue tre galere, ritornando poi a tempo opportuno per investire di fianco. Gli Spagnoli, dopo avere poco efficacemente sparato sugli avversarî, mossero all'abbordaggio, e già due galere di Filippino erano state conquistate, quando le unità del Lomellino attaccarono secondo il previsto, determinando la completa vittoria. Quattro galere e due brigantini spagnoli furono presi o colati a fondo, e 1400 uomini circa uccisi o messi fuori di combattimento; da parte di Filippino nessuna unità perduta e caduti circa 500 uomini.
La battaglia di Capo d'Orso è l'unico combattimento di notevole importanza, che ricordi la storia nella prima metà del secolo XVI tra squadre di popoli civili.
Bibl.: C. Randaccio, St. navale univ. ant. e mod., Roma 1891; A. V. Vecchi, St. gen. della marina mil., Livorno 1895; C. Manfroni, St. della marina ital., Livorno 1899; Ch. De la Roncière, Hist. de la marine franç., Parigi 1923.