CAPITELLIDI (dal nome del genere Capitella Blainv.; latino scient. Capitellidae)
Famiglia di Anellidi Policheti sedentarî del sottordine dei Capitelliformi (Limivora, Tubicolae, Capitibranchiata), che comprende i generi: Capitella Blainv. (Lumbriconais Örst.); Notomastus Sars; Dasybranchus Gr.; Mastobranchus Eis. I Capitellidi sono caratterizzati dall'assenza di processi prostomiali, dall'essere privi di cirri, dall'avere setole di due tipi: filamentose nei segmenti anteriori, uncinate in quelli posteriori; dalla mancanza di mascelle nel faringe. I nefridî di questi vermi sono piccoli, talvolta presenti, più di un paio, in ciascun segmento; il sistema vascolare sanguifero manca, il liquido celomatico è di color rosso. Nei maschi (Capitella) si hanno di solito setole genitali molto sviluppate. I gonodotti sono presenti con un solo paio e, in ambo i sessi, si aprono nell'ottavo segmento.
Fra le specie più note ricordiamo: Capitella capitata Blainv., van Beneden, lunga 5-10 cm., comune nel Mediterraneo e riscontrata frequentemente nei mari del Nord. Questa specie è abbondantissima nel golfo di Napoli nel fango dei porti. In Notomastus latericeus Sars, specie lunga 10-15 cm., i 12 segmenti anteriori sono più larghi dei 130-140 segmenti del resto del corpo. Le seguenti specie: Notomastus Benedenii Clp., N. fertilis Eis., N. lineatus Clp., N. profundus Eis. sono indicate dal Lo Bianco come molto comuni nel golfo di Napoli in fondi di fango e sabbia dai 5 ai 20 m. di profondità. Dasybranchus caducus Gr. e D. gaiolae Eis. sono specie mediterranee. Nel golfo di Napoli il D. caducus è abbastanza comune fra le radici di Posidonia in 20-30 m. di fondo, il D. gaiolae vive a profondità maggiori, dai 40 agli 80 m., fra le coralline. Mastobranchus Trinchesi Eis. è un'altra specie di questa famiglia, che vive nella sabbia e a piccole profondità (v. anellidi).
Bibl.: H. Eisig, Die Capitelliden, in Fauna und Flora des Golfes von Neapel, monografia XVI, 1887.