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capitalizzazione composta

Enciclopedia della Matematica (2013)
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capitalizzazione composta


capitalizzazione composta operazione finanziaria nella quale gli interessi relativi a ogni periodo di capitalizzazione non vengono scorporati dal capitale, ma producono essi stessi ulteriori interessi. Per ogni periodo unitario di tempo, in regime di capitalizzazione composta, gli interessi sono proporzionali al capitale iniziale, cioè al capitale esistente all’inizio di ogni periodo (non per l’intera durata del prestito o di un deposito bancario). Per esempio, un capitale iniziale di 1.000,00 euro, investito al tasso del 10% annuo (valore usato per semplicità di calcolo), dopo un anno produce 100,00 euro di interessi, che, durante il secondo anno, a loro volta produrranno interessi (ulteriori 10,00 euro in aggiunta ai 100,00 prodotti dal capitale iniziale di 1.000,00 euro). Nella tabella è riportato un esempio di calcolo di interessi anno per anno.

Capitalizzazione composta

Nella colonna «interessi prodotti da interessi» è stato calcolato il 10% della differenza tra capitale a fine anno e capitale iniziale. In base al principio sopra enunciato, il valore del capitale dopo n periodi di tempo può essere sinteticamente descritto mediante una funzione ricorsiva:

formula

Le variabili C e i rappresentano rispettivamente il capitale iniziale e il tasso di interesse. Sviluppando la precedente legge ricorsiva, si perviene alla legge della capitalizzazione composta, detta anche legge esponenziale di capitalizzazione, che consente il calcolo diretto del montante, cioè del capitale finale dopo un determinato periodo di tempo, fissato un tasso di interesse. Indicando con M il montante, con i il tasso di interesse e con C il capitale iniziale, si ha: M = C · (1 + i)n. Il fattore (1 + i) è detto fattore di capitalizzazione composta ed è a volte indicato con la lettera u. In base a questa convenzione, la legge di capitalizzazione composta può anche essere indicata nel seguente modo: M = C · u n.

Risolvendo la legge esponenziale della capitalizzazione rispetto alle diverse variabili che in essa compaiono, si ottengono le formule per il calcolo del capitale iniziale C, del tempo n o del tasso di interesse i:

formula

Le moderne calcolatrici scientifiche hanno reso praticamente inutile l’uso delle tavole finanziarie, cioè di tavole nelle quali sono tabulati i valori relativi al montante di una unità di capitale per determinati valori di tassi di interesse. Quando il periodo di tempo rispetto al quale calcolare il valore del montante non è un numero naturale, si possono utilizzare due diversi modelli di calcolo.

Modello della convenzione esponenziale

L’intero periodo di tempo viene considerato come un unico valore e si applica direttamente la legge esponenziale: M = C · (1 + i)t, con t ∈ R. Per esempio, il montante dopo 3 anni e 4 mesi di un capitale iniziale di 1.000,00 euro, al tasso annuo del 2,75%, si ottiene nel modo seguente: M = 1.000,00 · (1 + 0,0275)3 + 4/12 = 1.094,64.

Modello della convenzione lineare

Il periodo complessivo di tempo viene scomposto in multipli e frazioni dell’unità: per la parte intera si applica il modello esponenziale e per la parte frazionaria si applica il modello della → capitalizzazione semplice. Indicando con n il numero intero di unità di tempo e con h/k la parte frazionaria residua, si ha:

formula

Per esempio, con gli stessi precedenti dati si ha:

formula

In questo caso si dice anche che si opera in un regime di capitalizzazione mista poiché il calcolo viene appunto effettuato in parte con il modello della capitalizzazione composta (periodi interi di tempo) e in parte con il modello della capitalizzazione semplice (parte frazionaria dell’unità di tempo). In pratica, l’utilizzo della convenzione lineare equivale a effettuare una interpolazione lineare tra due punti. L’approssimazione del valore del montante che così si determina è per eccesso.

Nei processi di capitalizzazione il tasso di interesse può essere riferito a unità diverse da quelle in cui è misurato il tempo; per esempio, con un tasso annuale, la capitalizzazione può avvenire per trimestri. In base al principio di equivalenza finanziaria, se si indica con ik il tasso periodale di interesse, cioè il tasso di interesse riferito a un k-esimo di unità di tempo, per un capitale unitario, deve valere la seguente uguaglianza:

formula

In casi come questi si parla di capitalizzazione frazionata. Risolvendo la precedente equazione rispetto alla variabile i oppure alla variabile ik si ottengono le relazioni per calcolare il tasso annuale equivalente a un determinato tasso periodale di periodo k e viceversa:

formula
CAPITALIZZAZIONE COMPOSTA

Vedi anche
montante Araldica Attributo di una figura. Economia In matematica finanziaria, la somma del capitale impiegato e degli interessi maturati. M. di una rendita è il valore della rendita alla scadenza dell’ultimo periodo della rendita stessa, quando questa sia temporanea (➔ rendita). Tecnica Nelle costruzioni, ... ammortamento In economia, il deprezzamento del valore di un bene, in particolare di un bene produttivo o d’investimento, provocato da logorio fisico od obsolescenza tecnica, che determina da parte delle imprese investimenti atti a ricostituire il bene stesso. Gli a. devono essere contabilizzati nei bilanci delle ... capitale Economia In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere nuova produzione. L’espressione beni c. (in contrapposto a beni di consumo) indica i beni impiegati ... funzióne esponenziale In matematica, ogni funzione del tipo y =a x, dove la variabile indipendente x compare come esponente. Se si suppone a  reale e maggiore di 1, e x  reale, la f.e. risulta univocamente definita per ogni valore reale e sempre crescente. In partic. si dà il nome di esponenziale alla funzione y =e x (e = ...
Tag
  • LEGGE DI CAPITALIZZAZIONE
  • CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE
  • FUNZIONE RICORSIVA
  • TASSO DI INTERESSE
  • DEPOSITO BANCARIO
Altri risultati per capitalizzazione composta
  • anatocismo
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Interesse composto, ovvero la produzione di interessi sugli interessi (dal gr. ἀνἀ «di sopra» e τόχος «interesse»), regolato dall’art.1283 c.c. che recita: «In mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione ...
  • Anatocismo
    Enciclopedia on line
    Per anatocismo si intende la produzione di interessi da parte di interessi scaduti e non pagati su un debito pecuniario. Questo istituto, guardato generalmente con sfavore dalle legislazioni antiche e moderne, ha avuto poca fortuna anche nei diritti moderni. Il Codice civile (art. 1283) dispone che ...
  • ANATOCISMO
    Enciclopedia Italiana (1929)
    È l'interesse dell'interesse, cioè la produzione d'interesse dall'interesse scaduto di una somma di danaro (interesse composto). Se lo si considera dal punto di vista strettamente economico, l'anatocismo non è illecito. Eliminato il pregiudizio che faceva giudicare sfavorevolmente il prestito a interesse, ...
Vocabolario
capitaliżżazióne
capitalizzazione capitaliżżazióne s. f. [dal fr. capitalisation, der. di capitaliser «capitalizzare»]. – 1. a. Processo per cui il risparmio si trasforma in capitale, per cui cioè una parte dei beni diretti attuali viene trasformata in...
capitaliżżàbile
capitalizzabile capitaliżżàbile agg. [der. di capitalizzare; cfr. il fr. capitalisable]. – Che può essere capitalizzato: interessi capitalizzabili.
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