capillare
Vaso sanguifero di piccolo diametro interposto tra l’estremo terminale di un’arteria e quello di una vena.
I c. costituiscono una fitta rete intercalata tra le terminazioni delle arteriole e le radici delle venule; hanno calibro assai esile e struttura molto semplice: il loro diametro oscilla tra i 5÷8 μm (retina e sostanza grigia nervosa) e i 25÷30 μm (ossa). La microscopia elettronica ha dimostrato la presenza di tre componenti della parete capillare e l’assenza di qualsiasi sostanza cementante tra una cellula endoteliale e l’altra. Tra queste cellule esiste uno spazio chiaro di circa 100 Å che permette la diapedesi delle cellule del sangue e in generale la comunicazione tra lume vasale e spazio sottoendoteliale. L’unione tra le cellule endoteliali avviene per parziale sovrapposizione dei margini di dette cellule. Il loro citoplasma contiene, oltre al nucleo, grossi vacuoli, un fine reticolo endoplasmatico le cui membrane contengono granuli di RNA (acido ribonucleinico), e rari mitocondri. L’endotelio poggia poi su di una sottile membrana basale detta membrana pericapillare, che a sua volta è circondata da connettivo (fibrille collagene e fibre di reticolina). Alcuni c. (detti c. fenestrati) presentano microscopici pori o finestre nelle cellule endoteliali. Oltre ai c. veri e propri, con parete estremamente semplice costituita da solo endotelio, esistono i cosiddetti c. di transizione (metarteriole e prevenule) interposte tra arterie e c. veri e propri, e tra questi e le vene.
Il sangue, giunto nella metarteriola, imbocca la rete dei c. veri e propri se gli sfinteri precapillari sono aperti, in caso contrario, è dirottato nei grossi c. di congiunzione per raggiungere così il settore venoso del letto vascolare. Questi sfinteri precapillari, posti all’origine di ogni c. vero e proprio, sono costituiti da fibrocellule muscolari lisce e presentano un’attività ritmica di apertura e chiusura. Oltre alle reti capillari interposte tra un’arteria e una vena esistono dei sistemi c. interposti tra due arterie o tra due vene. Sono le cosiddette reti mirabili arteriose (per es., glomerulo renale) e venose (per es., sistema capillare intralobulare epatico). A livello della parete dei c. si attuano gli scambi tra il sangue circolante e i tessuti, quelli di O2 e di CO2 relativi alla respirazione interna e gli scambi di materiali nutritizi e di rifiuto, in rapporto alla nutrizione e al metabolismo cellulare. Intensa è la partecipazione dei c. ad alcuni processi fisiopatologici e patologici: per es., in caso di infiammazione, si dilatano e nel corso di processi riparativi si sviluppano abbondantemente nel tessuto di granulazione. Anche nella rete vascolare linfatica esistono vasi sottilissimi che prendono il nome di c. linfatici (➔ linfatico, sistema).