capecitabina
Agente chemioterapico usato per il trattamento di alcune forme tumorali, tra le quali il cancro del grosso intestino, l’ovaio e la mammella. La particolarità della c. consiste nella sua alta concentrazione a livello del tessuto tumorale. In questa sede avviene la trasformazione in 5-fluorouracile, farmaco che blocca la duplicazione del DNA delle cellule tumorali, ne limita la crescita e quindi le distrugge. La c. si trasforma in 5-fluorouracile quando arriva nel tessuto tumorale, sfruttando un enzima che si trova all’interno delle cellule neoplastiche in concentrazione molto maggiore rispetto a quelle sane.