CAPE TOWN
Museo di storia culturale (S. A. Cultural History Museum). Collezioni archeologiche. -
Antico Egitto. Il nucleo principale di questa sezione è rappresentato da una serie di ceramiche, di vasi di alabastro, palette e altri piccoli oggetti provenienti dagli scavi eseguiti dalla Scuola Britannica di Archeologia sotto la direzione di Sir Flinders Petrie a Kafr Tarkhan (a circa 50 miglia a S del Cairo) nel 1911-13. Tutti questi oggetti si datano nel periodo predinastico intorno al 4000-3000 a. C. Fra questi sono particolarmente ben conservati i frammenti di stoffe e i frammenti di lavori in legno, cioè parti diletti. Inoltre ci sono piccoli oggetti da Mostagedda (distretto di Badari), vaghi di pasta vitrea, collane del dio Bes ecc., tutti donati da Sir Guy Brunton e databili nella IV, XIX, e XXII dinastia. Alcuni piccoli oggetti d'arte da Tell-el-῾Amārnah sono stati donati dall'Egyptian Exploration Society nel 1928-29. La signora A. E. Buchanan donò 23 interessanti figurine ushabti, e grazie al dono di Alfred de Pass la collezione possiede una fine statuetta bronzea della dea Neith, una coppa di faïence azzurra e molti altri piccoli oggetti di periodi più tardi.
Civiltà mesopotamiche. In questo campo il museo possiede alcune tavolette fittili assire con iscrizioni cuneiformi, non ancora lette, e alcuni cilindri per sigillo.
Palestina. Per mezzo di scambi il museo possiede esempî di ceramica dell'Età del Ferro da scavi in località della Palestina.
Grecia. Il nucleo principale è costituito da un gruppo di vasi a figure nere e a figure rosse e da altra ceramica, fra cui il magnifico stàmnos a figure rosse del Pittore di Chicago della metà circa del V sec. a. C. Tutte le ceramiche greche sono state pubblicate da John Boardman e da Maurice Pope in Greek Vases in Cape Town, 1961. La collezione di monete greche comprende soltanto pochi buoni esemplari da Egina, Gela, Macedonia e alcuni scadenti pezzi di bronzo dei Tolemei d'Egitto.
Roma. La collezione romana contiene un buon gruppo di coppe di vetro, bottiglie o fiasche donate da Alfred de Pass, oppure derivanti da lasciti Heberden e Fairbridge. Una piccola anfora azzurro cupo in vetro non trasparente risale al I sec. a. C.; l'altro materiale è in gran parte costituito da vetri delle officine tardoromane della Siria o dell'Europa occidentale.
La collezione di monete romane, sebbene non completa, è ben provvista di aes grave e di denarî, principalmente del II e I sec. a. C. Una peculiantà della collezione è una notevole quantità di emissioni coloniali locali romane, coniate in Spagna. Queste monete e molti dei denari romani repubblicani, come pure alcune monete imperiali, derivano da un'antica collezione del Maggior generale Cornelius Mann R. E. che, mentre era di guarnigione a Gibilterra nel 1830, era solito visitare l'antico luogo di Carteia (Rocadillo) nella baia di Gibilterra, dove raccolse, oltre alle monete, ogni sorta di materiali, vaghi di pasta vitrea, ecc. La Collezione Mann contiene inoltre un certo numero di altri oggetti, fra cui una fibula bronzea a doppia spirale, attribuita alla Grecia settentrionale o all'Epiro, del VII sec. a. C. all'incirca, una figurina di pietra proveniente dall'isola di Gozzo, presso Malta, ecc. La collezione e i taccuini del collezionista che l'accompagnano attendono ancora uno studio particolare.