Titolo dato da G. Leopardi alla raccolta delle sue poesie: esso apparve la prima volta nell'edizione fiorentina del 1831 che, preceduta da una dedicatoria Agli amici di Toscana, comprendeva 23 componimenti, di cui parecchi già pubblicati in tempi ed edizioni diversi (canzoni All'Italia, Sul monumento di Dante che si prepara in Firenze, Roma 1819; Canzone ad Angelo Mai, Bologna 1820; Canzoni, 1824; Versi, 1826). Nella seconda edizione, Napoli 1835, i canti salgono a 39; e a 41 (con l'aggiunta, cioè, del Tramonto della luna e della Ginestra) in quella postuma, Firenze 1845, curata da A. Ranieri, ma predisposta dal poeta stesso, che costituisce la base delle edizioni successive.