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CANTASTORIE

di Raffaele Corso - Enciclopedia Italiana (1930)
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CANTASTORIE

Raffaele Corso

. Discendente dei menestrelli medievali, il cantastorie è di solito un cieco, educato sin dalla prima età al mestiere del canto: e in Sicilia è detto appunto "orbo". Divulgatore e, talvolta, compositore di storie in versi, egli gira per le strade dei villaggi e anche delle città, con la chitarra, l'organetto o altro strumento musicale, e con un repertorio di cantiche stampate, che diffonde nei luoghi ove sosta. Anima delle feste popolari, s'insinua dappertutto: nelle pompe nuziali, nelle cerimonie del battesimo, nei balli del carnevale, nelle solennità religiose. Un tempo, in alcune città, egli si univa coi compagni in corporazione, sotto un capo, con leggi e regolamenti proprî.

Da personaggio un tempo molto comune, il cantastorie è divenuto un tipo raro ai nostri giorni. Spogliato in parte delle sue insegne, soltanto nei borghi e nei paesetti montani continua a vivere e a rappresentare l'arte dei padri antichi. Le sue cantiche, le quali hanno arie variabili a seconda del soggetto, prendono il titolo della storia: "la Verdolina", "la Ruggera", "la Marietta", e via dicendo. Ve ne sono di morali e aneddotiche, in parte vere e in parte fantastiche, per lo più pietose ed eroiche, di miracoli e di prodigi; e non mancano in esse le sacre orazioni da recitare nelle novene, nelle feste e nell'ottavario dei morti.

Bibl.: F. Romani, Critica letteraria, I, Torino 1883, pp. 417-420; S. Salomone-Marino, Le storie popolari in poesia siciliane messe a stampa, Palermo 1887; id., La baronessa di Carini, 2ª ed., Catania 1926, p. 22 segg.

Vedi anche
giullare Giocoliere e cantastorie del tardo Medioevo. Il termine iocularis appare nei testi, a partire dal 9° sec., quale sinonimo di mimus e histrio, che poi sostituì del tutto, assumendo i significati di saltimbanco, buffone, acrobata, esperto nei modi di divertire il pubblico con il canto, con i suoni, con ... Giuseppe Pitrè Folclorista (Palermo 1841 - ivi 1916). Medico, storico, filologo, letterato, P. si può considerare come il fondatore della scienza folkloristica in Italia, in quanto diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione, metodo. La sua opera resta una solida base degli studi folcloristici ... Ettore Petrolini Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col pubblico, di corrosive macchiette che a volte toccavano il carattere. Famosissimi i suoi personaggi: ... leggenda In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo, della quale, a scopo edificativo o esemplare, si dava lettura il giorno della festa del santo. Più tardi, in base alla caratteristica saliente delle l. di contenere elementi fantastici e miracolosi, il significato del termine si allarga al ...
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    Margherita Zizi Un poeta ambulante Figura ormai scomparsa, il cantastorie era un intrattenitore ambulante che girava per le strade dei villaggi recitando o cantando composizioni poetiche popolari, accompagnandosi con la chitarra, l'organetto o un altro strumento musicale. Spesso era un cieco educato ...
Vocabolario
cantastòrie
cantastorie cantastòrie s. m. e f. [comp. di cantare2 e storia], invar. – Divulgatore, e a volte anche compositore, di storie in versi, generalm. a soggetto drammatico o passionale, che in occasione di fiere o feste paesane recita nelle...
boṡinata
bosinata boṡinata (o boṡinada) s. f. [voce milan., prob. affine a buc(c)inare]. – Composizione poetica in dialetto milanese, che nel passato era recitata o cantata su motivi popolari dai cantastorie detti bosini; tali composizioni, che...
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