CANTAL (A. T., 35-36)
Dipartimento della Francia formato nel 1790, con una parte della provincia dell'Alvernia; ha per capoluogo Aurillac (ab. 17.153). Deve il suo nome a un imponente massiccio vulcanico, il cui diametro è di circa 50-60 km. e che doveva raggiungere almeno 2.500 o 3.000 m. prima che il cono, simile a quello dell'Etna, fosse attaccato dall'erosione glaciale e fluviale. Al posto del cratere si elevano dei picchi, dei torrioni, alti fino a 1800 m., quali il Griou e il Puy Mary (1787 m.). Le acque scavarono una rete di vallate a raggiera, mettendo a nudo le cupe rocce vulcaniche, che contrastano col fondo verde e ridente. Fra queste vallate si estendono le planaises, altipiani inclinati dal centro verso la periferia e che si restringono a triangolo verso il centro del massiccio, terminando a volte con veri e proprî picchi come il Plomb du Cantal (1858 m.).
Il Cantal ha clima vario, ma nel complesso piuttosto rude e umido. Nelle alte valli e sulle planaises la temperatura scende a −20° nell'inverno, che va dall'ottobre al maggio. Anche in estate le variazioni diurne sono molto accentuate. Sugli altipiani del sud soffia talvolta il cantalìs, vento violento e gelato. Abbondanti sono le piogge soprattutto nelle parti volte ad occidente. Aurillac (620 m.) riceve più di 1 m. di pioggia all'anno; Saint-Flour, a 885, non ne riceve che 850 mm. Questa umidità è assai favorevole allo sviluppo delle pasture e delle praterie artificiali. L'allevamento (soprattutto maiali, ovini e bovini) si sviluppa ogni anno e fa indietreggiare la foresta (castagni, querce, noci, conifere) e le colture, che ora occupano solo il 14% del territorio e che sono rappresentate soprattutto dalla segala (50% della superficie coltivata) e dal grano saraceno, dall'avena e dal frumento nella regione di Aurillac e dall'orzo sulla planaise di Saint-Flour. Il raccolto non basta al consumo locale.
Il Cantal vanta anche alcune industrie che traggono origine dall'allevamento (filature della lana, concerie a Saint-Flour e ad Aurillac); si fabbricano inoltre vasi di rame e ombrelli ad Aurillac, dove si trovano anche fabbriche di paste e di altri prodotti alimentari. Vi sono alcuni giacimenti minerali, antimonio e carbone (115.000 tonnellate nel 1923), e sorgenti minerali e termali a Vic-sur-Cère e a Chaudesaigues.
Il dipartimento misura 5779 kmq.; nel 1801 contava 220.304 abitanti; nel 1926 ne aveva 196.899; l'emigrazione, un tempo solo temporanea e ora spesso permanente, è causa di questa diminuzione.