CANTACUZINO, Costantin, noto col titolo di Stolnic
Cronista romeno, forse il più colto dei boiardi romeni del tempo suo. Nacque verso il 1650 dal "postelnic" Costantino Cantacuzino e fu quindi fratello minore di Serban C. signore della Valacchia dal 1678 al 1688. Fu barbaramente ucciso in una prigione di Bostangibasa nel 1716. Fece i suoi studî in patria, e poi a Costantinopoli, a Venezia e a Padova. Del suo viaggio in Italia ci ha lasciato un interessante libretto d'appunti, pubblicato per la prima volta da Iorga, con le sue impressioni di Venezia, la lista delle spese e un interessante catalogo di libri. Fu in corrispondenza scientifica col generale Luigi Ferdinando Marsigli, cui fornì dati preziosi per la sua opera monumentale Danubius pannonico-moesicus (Amsterdam 1727) e per l'altra Dello stato militare dell'Impero Ottomano (Amsterdam 1732). Nella sua Istoria Ṭarii RomâneŞti (Storia della Valacchia) pubblicata per la prima volta da G. Ioanid nel 1858 e nuovamente da N. Iorga (Operile lui Constantin Cantacuzino, Bucarest 1901), vuol dimostrare che tutti i Daci non poterono perire nella conquista romana, e sostiene la continuità dei Romani nella Dacia stessa. Egli attinge anche a fonti italiane e soprattutto alla storia ungherese di Antonio Bonfinio; scriveva del resto correttissimamente italiano, come si può vedere dalle sue lettere al Marsigli. La biblioteca dell'Accademia Romena possiede numerosi volumi (fra cui uno delle opere del Machiavelli) appartenuti a lui e da lui diligentemente annotati.
Bibl.: N. Iorga, Operile lui C. C., Bucarest 1901; R. Ortiz, Per la storia della cultura ital. in Rumania, Bucarest 1916, pp. 176-98.