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CANOZI

di Placido Campetti - Enciclopedia Italiana (1930)
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CANOZI (o Genesini o da Lendinara)

Placido Campetti

Famiglia d'intagliatori, intarsiatori e pittori di Lendinara. Andrea, ricordato nel 1447, ebbe a figliuoli Lodovico, Lorenzo e Cristoforo. I C. collaborarono (1449) con gli Abaisi.

Lorenzo, nato in Lendinara nel 1425, morto in Padova nel 1477, poté conoscere a Ferrara Piero della Francesca, e ne risentì l'influenza. Fra Luca Paciolo lo dice prospettico "alli tempi suoi supremo". Operò a Lendinara, Venezia, Vicenza, Modena, Padova. Egli sviluppò l'arte della tarsia in maniera pittorica. Ebbe aiuti il figlio Giovan Marco e il genero Antonio dell'Abate. L'altro figlio Cesare fu anche intarsiatore.

Cristoforo si formò alla scuola di Lorenzo, operò a Modena, Pisa e Lucca, dove rimangono cinque grandiosi intarsî al museo (1488). Delle sue pitture non è rimasta che la Madonna della Collana a Modena (1482). Di maniera simile al fratello, fu aiutato dal figlio Bernardino, da Luchino Bianchi e dai Civitali.

Bernardino, intarsiatore, operò col padre e con lo zio. Ha stalli nel museo di Parma e un gran coro nella cattedrale di Ferrara, al quale lavorò fino al 1520, anno della sua morte.

Bibl.: G. Fiocco, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con bibl.). Vedi inoltre: C. Campori, Gli artisti ital. e stran. negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 22 segg.; M. Caffi, Dei C., ecc., Lendinara 1878; A. Dondi, Not. st. art. del duomo di Modena, Modena 1896, pp. 36-37; L. Tanfani Centofanti, Notizie di artisti, Pisa 1898, pp. 131-133; G. Fumagalli, Lexicon, ecc., Firenze 1905, pp. 184-185 e 272-273; (P. Campetti), Catal. della Pinac. Com. di Lucca, Lucca 1909, pp. 87-88; A. Venturi, Un quadretto supposto di L. da Lendinara, in L'Arte, XXVI (1923), p. 18 segg.

Vedi anche
Pallàdio, Andrea di Pietro della Gondola detto Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto e scultore G. di Giacomo da Porlezza e dello scultore G. Pittoni. Nel 1537 era ancora tagliatore ... intarsio Decorazione ottenuta con tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi, tagliati secondo un determinato disegno (➔ tarsia). coro Architettura Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito stalli lignei formanti una struttura a volte molto grandiosa, che pure si designa col termine coro. Nell’alto ... Marìa Vergine Madre di Gesù. Fonti per la vita di M. sono i quattro Vangeli canonici, specialmente quelli di Matteo e Luca che più si diffondono a proposito della vita di Gesù. La pia tradizione cristiana ha aggiunto molti particolari desunti da scritti apocrifi, specialmente dal Protovangelo di Giacomo (secc. 2º-3º), ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000)
    GENESINI (Canozi, Camozzi), Lorenzo (Lorenzo da Lendinara) Francesco Mozzetti Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1420 (Fiocco, 1961, p. 15), da Andrea di Iacopo, marangone (falegname) alla corte estense, e da Ondaria (Bagatin, 1991, p. 37). La sua formazione, come quella del fratello Cristoforo, ...
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