CANEVALE (Canavale, Canevalli, Canabal, Caneval, Canobel, Khanabal)
Artisti o artigiani di questo nome furono attivi per lo più in Boemia, Moravia, Slovacchia, Slesia, Alta Austria, nei secoli XVI-XVIII. Mancano spesso dati sui loro rapporti di parentela; ma si sa che sono quasi sempre originari di Lanzo nella Val d'Intelvi. Per comodità li si registra qui di seguito secondo l'ordine alfabetico.
Antonio (Anton). Un muratore di questo nome lavorava nel 1600 al granaio e alla foresteria dell'abbazia di Spital am Pyhm (Morpurgo) e risulta essere attivo a Linz fino all'anno 1610. A un omonimo si deve la ricostruzione della roccaforte di Nové Hrady in Boemia meridionale (1605) e probabilmente anche il progetto (1627) di due edifici annessi. Un Antonio, muratore, si sposò il 23 nov. 1693 a Tmava, in Slovacchia, con una Giuliana di Pietro da Carrara (J. Dubnicky, Ranobarokový universitni kostel v Trnavĕ[La chiesa universitaria di Tmava in stile protobarocco], Bratislava 1948, p. 51).
Baldassarre. Attivo, insieme con Anton Maria Aprile e Pietro da Gandria, nel palazzo del marchese di Zaneto a Calliguri (Granata) nella prima metà del sec. XVI (Thieme-Becker, II, p. 45).
Bernardo. Costruttore, lavorava (dal 1689) alla ricostruzione del castello di Bélá pod Bezdézem in Boemia settentrionale, località dove morì all'età di cinquantun anni, e fu sepolto il 15 febbr. 1691 (J. M. Šimák, Soupis památek historických a umĕleckých v pol. okres mnichovohradištském [Distretto di Mnichovo Hradištĕ, Invent. dei monum. in Boemia] XLVI, Praha 1930, pp. 53 s.).
Carlo. Nel 1650 iniziò la costruzione della chiesa del convento di Waldhausen nell'Alta Austria (Schmidt). Dal 1666, per due anni lavora al convento di Chaos a Vienna e nel 1667 riceve un pagamento per l'erezione della "Mariensäule" davanti al castello; negli stessi anni (1667-69) lavora alla chiesa dei serviti, "prima chiesa con cupola ovale … tra lepiù belle realizzazioni dell'arte sacra nella capitale" (K. Lechner, Kirche und Kloster der Serviten in der Rossau, Wien 1970 p. 18). È dubbio un suo intervento alla Kämtnertor (1672) e ai palazzi Lobkowitz e Paar sempre a Vienna (Thieme-Becker). Nel 1670-71 costruì la chiesa di S. Leopoldo (poi trasformata). Probabilmente intraprese la prima trasformazione della chiesa gotica dell'Ordine teutonico: nel 1666-67 eresse la casa dell'Ordine con due sporgenze tondeggianti agli angoli (Schmidt). A questa costruzione lavorava ancora nel 1679 insieme con B. Cerasola (Thieme-Becker, VI, p. 290). L'interessante assorbimento di elementi gotici nel barocco, che ancora perdurava nel secondo restauro del 1720, fu probabilmente suggerito al C. dall'insolita composizione architettonica della chiesa parrocchiale di Waldhausen (costruita da H. Eder, 1620-12), accanto alla chiesa a Vienna dell'Ordine teutonico, il più cospicuo esempio di neogotico in epoca barocca in Austria.
Secondo il Morpurgo nel 1681 presentò un progetto per la nuova accademia di pittura e sarebbe morto a Vienna intorno al 1690.
Carlo Antonio. Figlio di Marcantonio (1652-1711), nacque a Praga e fu battezzato il 19 febbr. 1688. Era costruttore, cittadino del quartiere di Nové Mesto (Città nuova), dove si sposò il 27 ag. 1712; secondo le tabelle "delle visitazioni" del 1725 era proprietario della casa "Da oca bianca" del valore di 1300 fiorini, guadagnava 200 fiorini all'anno e viveva miseramente. Morì il 2 maggio 1740. Si sa pochissimo della sua attività. Fra il 1719 e il 1722 avrebbe costruito il santuario di Maková Hora vicino a Príbram; negli anni 1724-26 dirigeva la costruzione della chiesa di Vraclav. A lui viene attribuito (L'arte in Boemia nei secc. XVII-XVIII [catal.], II, Praha 1938, p. 27) il disegno della casa del parroco di Popovice, del 1730. Fra il 1729 e il 1732 ricostruì la chiesa di Rožmitál pod Třemšínem.
Cristoforo (spesso identificato con Christoph Martini da Como). Architetto imperiale a Linz, costruì (1574-77) forse insieme con Giovanni (Hans) la corte orientale ("Schulhof") del Landhaus, uno dei capolavori del Rinascimento in Austria, e il convento benedettino dipendente da Kremsmünster (1578-80). A lui si deve anche la casa al numero 19 della Hauptplatz. Nel 1586-89 probabilmente progettò la trasformazione del castello di Edelsberg presso Linz. Nel 1588 fornì un progetto, non realizzato, per l'ampliamento della città di Linz. Negli anni 1584, 1594 e 1595 sono registrati pagamenti per viaggi a Praga fatti al servizio dell'imperatore Rodolfo II.
Domenico. Stuccatore, nel 1631 insieme con l'architetto G. B. Orsi e Domenico Rossetti costruì a proprie spese una porta nel quartiere di Hradčany a Praga, in segno di gratitudine per l'ottenuta cittadinanza. Sono di Domenico anche gli stucchi della cappella della S. Casa di Loreto a Praga (Thieme-Becker, V, p. 500, s.v. Dominik I).
Francesco (Franz). Un muratore di questo nome era immatricolato nella corporazione dei muratori di Brno, in Moravia, nel 1582, testò il 2 marzo 1606 (C. Hálová-Jahodová, Brno, Praha 1947, p. 104; K. Šmrha, Brnĕnští stavitelé v dobĕ kolem roku 1600 [I costruttori di Brno intorno al 1600], in Umĕní, XVI [1968], p. 54.
Un Francesco costruttore attivo a České Budĕjovice in Boemia meridionale è documentato, fra il 1641 e il 1649, alla ricostruzione della chiesa di S. Nicolò. Nel 1647 restaurava la chiesa del convento; partecipò alla costruzione delle fortificazioni della città.
Di un Francesco, morto il 13 apr. 1669, si sa che operava a Vienna alla costruzione della chiesa dei serviti (Thieme-Becker, V, p. 500); mentre un Francesco "Canahal" lavorava dopo il 1650 come capomastro alla costruzione del collegio dei gesuiti, su disegni di Carlo Lurago, nella contea di Glazio (Slesia).
Un Francesco è documentato in Slesia al servizio del barone Otto Nostitz nel 1664.
Galeazzo. Ottenne il diritto di cittadinanza nel quartiere di Malá Strana a Praga l'11 sett. 1603, ma non se ne conosce il mestiere (Praga, Archivio della capitale, Registri comunali, n. 567, f. 71v).
Giacomo Antonio. Figlio di Giovanni Domenico, nacque probabibnente nel 1664. Il 24 marzo 1673 ottenne a cittadinanza di Praga nel quartiere di Staré Mesto (Città vecchia), insieme con il padre. Nel 1682 sposò a Praga Dorota Herolt. Nelle tabelle delle "visitazioni" del 1725-26 è registrato come uomo vecchio, proprietario di una casa in via Neruda, che guadagnava 100 fiorini all'anno. Morì il 28 nov. 1731.
È menzionato come maestro muratore o costruttore. Succedette nella carica di costruttore del castello di Praga a suo padre e più tardi ottenne alloggio nella casa della Camera di corte, della quale assunse anche, nel 1707, la gestione.
Fra il 1685 e il 1693 restaurava la vecchia casa del conte Gallas nella via Hus a Praga, fra il 1686 e il 1691 edificava a Malesice un edificio per abitazione per il conte Vratislav di Mitrovice. Negli anni 1691-92 è attestato nella commissione di costruzioni a Zbiroh e Lodenice; nel 1693 riparava a Praga il vecchio maneggio del castello, e quindi costruiva il nuovo su disegno dell'architetto J. B. Mathey (1694-1700). Nel 1702, sempre a Praga, progettò una dépendance per una delle residenze dei canonici nel castello.
Nel 1704 partecipò alla commissione incaricata di verificare i restauri necessari per la cattedrale di S. Vito. Due anni dopo costruì un'ala del convento di Svatá Dobrotivá (sud-ovest di Praga). È conservato il suo progetto per restauri di poco conto nel palazzo dei Thun a Hradčany (n. 180). Nel 1711 riparava una delle cappelle lungo la via di pellegrinaggio da Praga a Stará Boleslav.
Giovanni (Hans). Un architetto di questo nome nel 1564-1571 collaborava con Cristoforo alla costruzione del Landhaus di Linz.
Giovanni si chiamava un fratello di Marcantonio, nipote di Giovanni Domenico, il quale fu architetto del principe di Eggenberg. Le sue opere nei domini del principe in Boemia sono documentate dal 1676, anno in cui progettò la casa del guardaboschi nella fagianeria di Netolice. Degli altri lavori sappiamo solo che allargò e ricostruì la chiesa di Ktis, per la quale edificò il cascinale della parrocchia, e che restaurò la chiesa e la cappella della Vergine a Svéraz (1687-88). Costruì la nuova chiesa di Volary (1688-90), e l'anno dopo riparò la torre della chiesa di Kájov. Nel 1693 aggiunse la sacrestia alla chiesa di Dolní Vltavice; nel 1696 effettuò restauri alla torre della chiesa di Chynov, e tra il 1697 e il 1705 costruì la chiesa di Brloh. Morì suicida l'11 nov. 1706 nel castello di Orlík.
Un Giovanni (Hans, Joan) Canaval era aiuto nel 1622 del capomastro di corte Pietro Valnegro e del mastro Albert Wendschitz per le fortificazioni di Feldbach; l'anno dopo, poiché i lavori tiravano per le lunghe, le autorità cittadine di Feldbach chiedevano ancora la sua collaborazione ma nel frattempo egli aveva seguito il Valnegro a Graz per la costruzione del mausoleo (Graz, Bundesdenkmalamt: R. Kohlbach, Kirchen und Schlösserrechnungen, ms. II, p. 81; Id., Steirische Baumeister..., Graz 1961, p. 160; R. List, Kunst und Künstler in der Steiermark, Ried i. I. 1968, p. 65).
Giovanni Angelo. Cugino di Cipriano Biasino, prima del 1631 fu incaricato dell'esecuzione dei lavori nell'ala settentrionale dell'abbazia di Göttweig progettati dal Biasino stesso, che nel testamento gli destinò un ricco lascito (Diz. Biogr. degli Italiani, X, p. 286).
Giovanni Battista. Pittore, nel 1593 ottenne il diritto di cittadinanza a Praga nel quartiere di Malá Strana (Città minore); ma da una sua testimonianza in favore degli eredi dell'architetto U. Aostalli (del 1597) risulta risiedere in città già prima del 1590. Garzone di bottega del pittore Mariano de Mariani fino alla morte di questo (1608), ne scrisse il testamento il 21 nov. 1606, e con Pietro della Pasquina e Domenico de Bossi ne fu esecutore testamentario. Il 4 febbr. 1613 fu testimone alle nozze del pittore Girolamo de Mariani, figlio di Mariano. Nello stesso anno è documentato tra i funzionari dell'ospedale italiano di Praga, del quale nel 1637 risulta benefattore. Nel 1616 era rettore della congregazione degli italiani della città.
Come garzone del Mariani partecipò probabilmente alla decorazione del municipio del quartiere di Hradčany (1601-02), ai lavori nelle scuderie del castello (1602), oltre che alla decorazione di stemmi per funerali. Nel 1612, con Girol. de Mariani e H. Ginderofski, dipinse gli stemmi per le esequie di Rodolfo II, al cui servizio aveva eseguito - come pittore di corte - opere purtroppo non identificabili. Nel 1611 decorò il nuovo palazzo del duca Heinrich Julius von Braunschweig nel quartiere di Hradčany.
Un Giovanni Battista Domenico, fino al 1687, e forse anche oltre, partecipò alla costruzione della chiesa e del convento degli agostiniani a Havlíčkův Brod (Boemia orientale). Con lui è identificato il Giovanni Battista Domenico che morì a Chrudim (Boemia orientale) il 7 genn. 1715 all'età di cinquantasette anni: a Kočí, nei pressi di Chrudim, aveva costruito un'osteria e nella stessa Chrudim una birreria.
Giovanni Domenico. Nacque circa nel 1637; probabilmente è figlio di Marcantonio. Il 3 marzo 1667 ottenne la cittadinanza di Praga nel quartiere di Hradčany, e poi, il 24 marzo 1673, insieme con il figlio Giacomo Antonio, quella di Staré Mĕsto (Città vecchia). Morì a Praga il 27 ag. 1685 all'età di quarantotto anni.
Maestro muratore o costruttore, partecipò alla costruzione della chiesa dei gesuiti a Klatovy. Nel 1672 restaurava a Praga la casa dei Černín (n. 548) nella piazza del quartiere di Staré Mĕsto. L'anno seguente ottenne il posto di costruttore di corte nel castello di Praga: in quegli stessi anni lavorava alle fortificazioni della città. Costruì la sacrestia e la cappella del convento a Svatá Dobrotivá (1676), e nel 1683 è documentato a Praga alla costruzione del convento premostratense a Strahov. L'anno dopo è testimone al contratto con il quale i paulani (dei minori di S. Francesco di Paola) comprarono una casa in Staré Mĕsto e probabilmente cooperò agli inizi della sua ricostruzione. Verso il 1678 presentò il progetto e i calcoli per il nuovo frontone della cappella dei Kolovrat sullo Svatá Hora (Monte Sacro), insieme col tagliapietre G. B. Passarini. Lavorò anche alla costruzione del convento delle monache carmelitane di S. Giuseppe a Praga.
Giovanni Giacomo. Nel 1680-81 lavorava alla facciata della chiesa del convento di Garsten in Alta Austria (Thieme-Becker, V, p. 500).
Giovanni Maria. Stuccatore attivo a Ciminna (Palermo), il 21 dic. 1600 con Sebastiano Bacilleri nella cappella de Ballis nella "chiesa maggior". Questi lavori risultano essere stati pagati l'anno seguente (G. Di Marzo, I Gagini..., Palermo 1883, p. 425).
Girolamo. Fu attivo come costruttore a Uherské Hradištĕ, in Moravia, nella seconda metà del Seicento: nel 1675 per la chiesa dei gesuiti e nel 1680 per la cappella annessa alla chiesa di S. Giorgio (A. V. Jůzovi, Uherské Hradištĕ, Gottwaldov 1958 pp. 32 s., 44).
Kilian (Khillian). Menzionato dal 1605 sino al 1626 come capomastro della regione di confine, la sua area di attività comprendeva le fortificazioni di Copreinitz, Ibanitsch, Feldbach e, principalmente, Petrinia. "Già" capomastro, in qualità di burgravio nel 1626 riceveva 200 fiorini dalla "Schätzschächtena" in riconoscimento dei suoi servigi (R. Kohlbach, Steirische Baumeister - 1001 Werkmann, Graz 1961, p. 160; R. List, Kunstund Künstler in der Steiermark, Ried i. I. 1968, p. 65). Un muratore omonimo il 7 giugno 1683 pagava la tassa di immatricolazione e nel 1684 il contributo per la corporazione dei muratori a Litomerice (H. Ankert, Welsche Bauwerkleute in Leitmeritz, in Mitteilungen des Vereinsfür Geschichte der Deutschen in Böhmen, LVII [1919], p. 251).
Lorenzo (Lorentz). Stuccatore, nel 1672 gli venivano regolati pagamenti per lavori nel Landhaus di Linz al quale egli lavorerà anche nel corso del 1703 (Luger). L'anno successivo viene pagato per lavori in stucco nella vecchia sacrestia dell'abbazia di Krems, mentre nel 1679 eseguiva i pesanti stucchi del soffitto nella "camera del tesoro" dell'abbazia di Spital am Pyhrn, della quale decorò anche una serie di stanze insieme con T. Ferrada (Preimesbeger, p. 333): vi lavorerà ancora intorno al 1713 (Luger).
A Lorenzo fu affidata anche la decorazione in stucco del palazzo del conte Thürheim nella città vecchia di Linz nel 1687; per questa ricevette pagamenti nel 1690 e 1701 e ancora nel 1713 e 1714. Nel 1703 rende conto alla contessa Fürstenberg per alcuni lavori compiuti. Nel 1712 e 1713 firma ricevute all'abate dell'abbazia benedettina di Lambach. Lo stesso Lorenzo, cittadino e stuccatore di Linz, è menzionato nei libri parrocchiali di Graz, dai quali risulta che nel 1723 era sposato con una Giuliana; il 26 gennaio dello stesso anno suo figlio Franz Xavier prendeva in moglie una Maria Rosa Kernin (Graz, Trauungsmatrikeln der Stadtpfarre, IX, p. 571). Deve essere morto prima del 14 ott. 1729, data dell'inventario dei suoi beni a Linz (Luger).
Marcantonio (Marco Anthonio de Lancio). Attivo in Stiria dal 1574 (forse già dal 1572) al 1596; il suo nome compare nei documenti riguardanti forniture di pietre per lavori alle fortificazioni e alla porta della città di Radkersburg e di Pettau eseguiti da J. Märbl (19 giugno 1574, 23 nov. 1575, dal 1586). Nel dicembre 1596 i reggenti di Radkersburg comunicavano che Marcantonio dopo lunga malattia era tornato in patria (Lanzo d'Intelvi), e che non si poteva contare sul suo ritorno (Kohlbach).
Nel 1573, a Radkersburg, insieme con Marcantonio lavorava un Peter de Lancio, che secondo Kohlbach (p. 160) apparteneva alla famiglia C.; di lui si sa che fu attivo anche a Graz (1562) ed a Fürstenfeld (1564-70), e che si stabilì successivamente a Hartberg.
Fonti e Bibl.: Oltre a: U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, pp. 499 s. (con bibl.); L'opera del genio ital. all'estero, E.Morpurgo, Gliartisti in Austria, I, Roma 1937; II, ibid. 1962, ad Indices;W.Luger, Linzer Stukkateure (catal.), Linz 1973, passim;si veda per Antonio: V. Břežan, Poslední Rožmberkové (Gliultimi signori di Rožmberk), a cura di J. Dostál, Praha 1947, p. 236; V jihovýchodních Čechách (Nel sud-est della Boemia), Čechy, VI, Praha s.d., p. 64-70; A. Cechner, Okres Kaplice,Soupis památek v Čechách (Distretto di Kaplice, Inventario dei monumenti in Boemia), XLII, Praha 1921, pp. 134, 136; P. Toman, Nový slovník československých výtvarných umĕlců(Nuovo dizionario degli artisti cecoslovacchi), I, Praha 1947, p. 123. Per Carlo: J. Schmidt, Linzer Kulturchronik, I, Linz, 1951, p. 60. Per Carlo Antonio: B. Matĕjka, Příspĕvky k dĕjinám Pražského baroka (Contributi alla storia del barocco a Praga), in Památky archeologické, XVII (1897), p. 53; Soupis památek historichkých a umĕleckých v pol. (Distretto di Přibram, Inventario dei monumenti in Boemia), XIII, A. Podlaha, Okres příbramský(Distretto di Přibram), Praha 1901, pp. 59 s.; ibid., XVI, Zd. Wirth, Okres výsokomýstký(Distretto di Vysoké Mýto), ibid. 1902, pp. 237 s.; J. Herain, Stará Praha (Vecchia Praga), Praha 1906, p. 123; A. Podlaha, Materiálie k slovniku umĕlců a umĕleckých řemeslniků v Čechaáh (Materiale per un dizionario degli artisti ed artefici in Boemia), in Památky archeologické, XXVIII (1916), pp. 161, 219; XXXIV (1925), p. 525; Katalog výstavy umĕni v Čechách,17-18 stol. (Catal. dell'esposiz. "L'arte in Boemia nei secc. XVII-XVIII"), II, Praha 1938, pp. 22, 27; F. Cavarocchi, G. D. Orsi Orsini..., in Arte lomb., XI (1966), 2, p. 209. Per Cristoforo: Linz, Arch.: Regesten, B II, A (2, 2439; 3, 3877; 8, 10474; 34, 18652);G(2, 1448; 8, 4616; 4749; 4989; 5029); F (1, 289). B IV, B (1, 409; 411); Dehio Handbuch...,Österreich, II, Wien-Berlin 1935, p. 516; Oberösterreich, Wien 1971, pp. 160, 178, 181, 182, 187; W. Buchowiecki, in Die Bildende Kunst in Österreich,Renaissance u. Barok, Baden b. Wien 1939, p. 102. Per Francesco: Klatovy, Arch. di Stato, Fondo Nostic, 16; G. J. Dlabacž, Allgemeines Künstlerlexikon für Böhmen und zum Teil auch für Mähren und Schlesien, I, Prag 1815, p. 294; E. Kruttge, Zur Baugeschichte nach den in Archiv der kath. Pfarrei vorhandenen Aufzeichnungen und Plänen, in Festschrift... des kön. kath. Gymnasiums in Glatz,1597-1897..., Klodsko 1897, p. 15; VI. Denkstein, Katedrální chrám sv. Mikuláše v Českých ch Budĕiovicích (La cattedrale di S. Nicolò a České Budĕjovice), Praha 1948. Per Giac. Antonio: Praga, Arch. centr. di Stato, SM S 31 4/5; Jindřichův Hradec, Arch. di Stato, Fondo Vratislav z Mitrövic, IIE ic 36; IIID 2, 215; IIIC 2C, 213; B. Matĕjka, Příspĕvky k dĕjinám Pražského baroka (Contributi alla storia del barocco a Praga), in Památky archeologické, XVII (1897), pp. 51, 53; A. Podlaha, Oprava chrámu Svatovítského na počátku 18stol. (Irestauri della chiesa di S. Vito agli inizi del sec. XVIII), ibid., XIX (1902), pp. 551 s.; Id., Materiálie k slovníku umĕců... (Materiali per un dizion. d. artisti in Boemia), ibid., XXVII (1919), p. 163; XXVIII (1916), pp. 36, 94, 219; XXIX (1917), p. 52; XXXIV (1925), p. 262; Id., Zpamĕtní knihy stavebních písařů hradu pražskḥho z let 1683-1719 (Dal libro ricordo degli scrivani di costruz. del cast. di Praga degli anni 1683-1719), ibid., XXXII (1920-1921), p. 117; Id., Plány a kresby chované v kanceláři správy hradu pražského (Disegni e progetti depositati nell'ufficio dell'amministrazione del castello di Praga), ibid., XXXIII(1923), pp. 44, 45; J. Čarek, Palác Clam-Gallasovský(Il palazzo dei Clam-Gallas), Praha 1941; J.Morávek, Ke vzniku Hvezdy (Sull'origine del castello Hvĕzda), in Umení, II(1954), p. 210; Id., Jean Baptiste Mathey a Pražský hrad,ibid., VI (19, 58), pp. 168, 174, 176; V. Nanková, Drobná zijištení k českému baroknímu umĕní (Verifiche minute concernenti l'arte barocca in Boemia), ibid., XVII (1969), pp. 624 s.; P. Toman, Nový slovník, I, Praha 1947, p. 123. Per Giovanni: Česky Krumlov, Archivio di Stato, Vs Český Krumlov, I 7Bb 16; I 3Ka 2; I 3Ka 45i; I 3Ka 46h; I 3Ka 49n/2; I 3Ka 52b; IIB 7Bb 1a; IIB 7Bb 1b; IIB 7Bb 1b; IIB 7Bb 1e; IIB 3Ka 2a, IIC 7Bb 1f; IIE 3Ka 2a; Třeboń, Archivio di Stato, Vs Netolice, VI Bb 3; A. Podlaha, Materiálie k slovníku umĕlců… (Mater. per un diz. d. artisti... in Boemia), in Památky archeologické, XXV (1913), p. 94; SoupisPamátek hist. a umĕleckých..., (Inventario dei monum. in Boemia), XXXVIII, F. Mareš - J. Sedláček, Okres prachatický(Distretto di Prachatice), Praha 1913, p. 354; ibid., XLI, Okres krumlovském (Distretto di Český Krumlov), ibid. 1918, pp. XXIX, 15, 16, 120, 299, 388; P. Toman, Nový slovník, I, Praha 1947, p. 123. Per Giovanni Battista: Praga, Archivio centrale di Stato, SM K 1/22; Ibid., Archivio della Capitale; Registri comunali, n. 567, f. 31b; n. 1126, f. H. 20b; n. 2176, ff. A 1a - A 2b; Registri dei battesimi della chiesa di S. Tommaso di Malá Strana, I, f. 41 a; J. F. Hammerschmid, Prodromus gloriae Pragenae, Praga 1723, p. 489; W. Boeheim, Urkunden und Regesten aus der K. K. Hofbibliothek, in Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen des a. Kaiserhauses, X (1889), p. XVI n. 5650; F. Kreyczi, Urkunden und Regesten aus dem k. und k. Reichs-Finanz-Archiv, ibid., XV (1894), pp. XXXV n. 11729, XLVIII n. 11800; O. Romanese, Riassunto storico sulla fondazione della congregazione e sulla erezione della cappella italiana di Praga, Praga 1898, pp. 28, 33; Z. Winter, Remeslnictvo a živnosti XVI. vĕku v Čechách (L'artigianato ed i mestieri del Cinquecento in Boemia), Praha 1909, p. 231; K. Köpl, Urkunden und Regesten aus dem k.k. Statthalterei-Archiv in Prag, in Jahrbuch der kunsthist. Samml. des allerh. Kaiserhauses, XXX (1911-12), p. XXIV n. 20233; V. Vojt¡šek, O radnici mĕsta Hradčan (Del municipio del quartiere di Hradčany), in Časopis společnosti přátel starožitností, XXVI (1918), p. 5. Per Giovanni Battista Domenico: C. Florian, O zednících a kamenících v Chrudimi do poloviny XIX. stoleti (Sui muratori e tagliapietre a Chrudim fino alla metà del sec. XIX), in Časopis společnosti přátel starožitností, LIV (1946), pp. 115, 116; I. Kořán, Umĕní a umĕlci baroka v Havličkovĕ Brodĕ (L'arte barocca e gli artisti del barocco a Havlíčkuv Brod), in Umĕni, XI (1963), p. 144. Per Giovanni Domenico: Praga, Archivio centrale di Stato, SM S 21/517, SM S 21/4/4/9; Jindřichův Hradec, Archivio di Stato, Fondo Černin,Le case di Praga VIIIFa; Zámrsk, Archivio di Stato, Fondo Kolovrat, 1084, 45; J. Herain, Stará Praha (Praga vecchia), Praha 1906, p. 68, 88; A. Podlaha, Materiálie..., in Památky archeologické, XXXIII (1922), pp. 105 s.: J. J. Morper, Jean Baptiste Mathey, München 1927, pp. 47 s.; P. Toman, Nový slovník, I, Praha 1947, p. 123; M. Mrázová, Kotázce projektanta jezuitského kostela v Klatovech (Sulproblema del progettista della chiesa dei gesuiti a Klatovy), in Umĕní, XII (1964), p. 84. Per Lorenzo: Linz, Arch.: Regesten, B II, B (1,54); Oberösterr. Landesarch.: Landesgerichtsarch., fasc. 71; Dehio Handbuch… Österreich, II, Wien-Berlin 1935, p. 592; R. Preimelsberger, Notizen zur ital. Stukkatur in Österreich, in Arte e artisti dei laghi lomb., II, Como 1964, p. 333. Per Marcantonio e Peter: R. Kohlbach, Steirische Baumeister, Graz 1961, p. 160; R. List, Kunst und Künstler, Ried i. I. 1968, p. 65.