CAMPOTOSTO (A. T., 24-25-26)
Villaggio della provincia di Aquila, posto a 1425 m. su un cocuzzolo dominante una vasta conca (1305 m. s. m.) che fu già un bacino lacustre ed ora è scolata dal Rio Fucino (Vomano). Aveva circa 800 ab. alla fine del sec. XVIII, ora ne ha 1025; da mezzo secolo la popolazione tende a diminuire, a causa dell'emigrazione. Data l'elevata altitudine - è uno dei più alti paesi dell'Appennino - unica risorsa della popolazione è la pastorizia. Il comune (51 kmq.) comprende anche la valle di Mascioni che si allunga da ovest ad est, ed è pure un antico lago, ora canalizzato e drenato verso l'Aterno; esso costituisce una regione torbifera, nella quale, su un'area di circa 250 ha., i depositi di torba hanno uno spessore medio di 10 m. e sono ricoperti da 80-90 cm. di terra. Un altro banco torbifero di minor spessore si trova presso il paese di Poggio Cancelli. Le torbiere furono largamente utilizzate durante la guerra; ora gl'impianti sono abbandonati, soprattutto a causa della difficoltà delle comunicazioni. Appartengono al comune le frazioni di Mascioni (988 ab.; alt. 1399), villaggio caratteristico per i pittoreschi costumi femminili; Poggiocancelli (360 ab.) e Ortolano (116 ab.) sulla strada nazionale Aquila-Teramo per la quale si accede (mediante diramazione al km. 48) all'altipiano e al paese di Campotosto.