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CAMPOREALE

di Attilio MORI - Giuseppe PALADINO - Giovanni PEREZ - - Enciclopedia Italiana (1930)
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CAMPOREALE (A. T., 27-28-29)

Attilio MORI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ

Comune agricolo della Sicilia occidentale, in provincia di Trapani, con 5672 ab., agglomerati nel centro su una collina a 439 m. s. m., a 15 km. a SE. di Alcamo. Il paese fu fondato nel 1744. Il suo territorio (38,74 kmq.) è coltivato a cereali e a viti.

Principi di Camporeale. - Titolo spettante dal 2 agosto 1665 alla famiglia Beccadelli di Bologna, trapiantatasi in Sicilia ai primi del Trecento. Precedentemente appartennero ad essa il celebre Antonio Beccadelli, detto il Panormita (v.), l'altro umanista Ludovico B., e quel Giovanni B., che, in premio dei servigi resi ad Alfonso V d'Aragona, ottenne da questo re per sé e per i suoi il privilegio di inquartare le insegne aragonesi sopra l'arme di famiglia. Il primo a portare il titolo di principe di C. fu Pietro B., il quale dalla moglie Antonia Ventimiglia ottenne anche l'altro titolo di marchese di Sambuca. Dei principi di Camporeale vissuti nel sec. XVIII vanno ricordati un altro Pietro, che fu membro del consiglio di reggenza per Ferdinando IV di Borbone, e poi ministro plenipotenziario a Vienna, consigliere di stato e presidente del Consiglio supremo della giunta per la Sicilia, e suo figlio Giuseppe, il quale, dopo aver rappresentato la corte napoletana in Toscana e a Vienna, successe come ministro a Bernardo Tanucci. Egli sembrava l'uomo adatto a indirizzare la politica napoletana nel senso austrofilo voluto da Maria Carolina. Essendosi invece mantenuto fedele alla Spagna e al re Carlo, cui era devotissimo, il B. si vide costretto a lasciare il potere nel 1786. Ferdinando IV gli conservò tuttavia gli assegni di cui godeva, e Carlo III da parte sua gli concesse trattamento di grande di Spagna di prima classe.

Domenico (1826-63) fu nel 1848 pari di Sicilia e votò la decadenza dei Borboni. Nel '60, a Napoli, in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala, corse pericolo di essere arrestato, ma si rifugiò nella legazione di Spagna. Aveva sposato, nel 1847, Laura Acton, che, rimasta vedova, sposò Marco Minghetti. Dei due figli di Domenico, Marianna sposò il principe di Bülow, e Pietro Paolo (1852-1918) fu sindaco di Palermo e senatore.

Bibl.: S. V. Bozzo, Documenti spettanti al regno di Ferdinando IV Borbone, in Archivio stor. ital., s. 4ª, III (1879), p. 346 segg.

Vedi anche
Beccadèlli, Giuseppe, marchese della Sambuca Gentiluomo di camera di Ferdinando IV di Borbone, ministro plenipotenziario a Firenze e a Vienna, ministro degli Affari Esteri del Regno di Napoli (1776-86). Trinacria Antico nome della Sicilia presso i Greci (comp. di τρεῖς «tre» e ἄκρα «promontorio»). Gli antichi ritenevano che fosse l’isola chiamata da Omero Θρινακίη; più tardi se ne inventò un eponimo in Trinaco, eroe leggendario o primo re dell’isola. Recava sul rovescio la figurazione simbolica della T. la trinacria, ... Regno di Sicilia Regno costituito nell'11° sec. dai normanni. Successivamente governato da varie dinastie, fu in alcune fasi aggregato al Regno di Napoli come Regno delle Due Sicilie, denominazione che si impose definitivamente nel 1816. Dai normanni agli angioini L'organismo territoriale iniziò a definirsi nel corso ... collina In geografia fisica si considera come c. un rilievo poco elevato (600 m s.l.m.) su un piano, per lo più alluvionale, costituito da roccia in sito oppure da materiali di trasporto eolico, alluvionale o morenico. Da un punto di vista geomorfologico l’estensione del termine è generalmente limitata ai rilievi ...
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