CAMPIGLIA MARITTlMA (A. T., 24-25-26)
MARITTlMA Comune della Maremma toscana (prov. di Livorno); il paese è posto sulle pendici occidentali del M. Pilli, a 7 km. dalla costa del Tirreno (onde l'aggiuntivo di Marittima per distinguerlo dalle altre numerose località italiane che portano lo stesso nome), a 246 m. s. m., ed ha 3520 ab. Piccolo castello feudale verso il 1000 appartenente ad un ramo della famiglia Della Gherardesca che ne ebbe titolo comitale, passò poi sotto il dominio di Pisa e quindi di Firenze. Per quanto in parte rinnovata nelle sue vie e nei suoi fabbricati, Campiglia presenta ancora l'aspetto di una città medievale. Il comune (kmq. 120,24), che comprende la valle inferiore della Cornia e l'adiacente zona litoranea, dopo i lavori di bonifica intrapresi da un secolo, si va coprendo di vigneti e di uliveti e popolando di case. La sua popolazione, che nel 1551 era di 887 ab. ridotta a solo 316 ab. per la peste del 1636, risalita poi a 773 nel 1745, raggiunse i 2141 ab. nel 1833, i 4261 nel 1861 e i 10.096 nel 1921. Fra i centri minori del capoluogo è il moderno villaggio di S. Vincenzo, stazione balneare, con 867 ab. Campiglia ha stazione ferroviaria sulla linea Livorno-Grosseto, a 7 km. dall'abitato.
Tra i monumenti, sono notevoli la rocca e il palazzo pretorio, ancora fregiato all'esterno di molti stemmi di podestà (secoli XV e XVI). Della rocca restano ruderi importanti (secoli XII-XIII). Della cinta murale rimangono due porte. Poco fuori dell'abitato è la pieve di S. Giovanni con una bella facciata di marmi policromi, che un'iscrizione dice costruita nel 1163: essa conserva la sua struttura romanica anche nei particolari, compreso un delizioso portale con architrave istoriato, già creduto avanzo di sarcofago classico ma attribuito dal Toesca alla fine del sec. XII.
Bibl.: E. Repetti, Diz. stor. geog. della Toscana, I, Firenze 1833, P. Bacci, in Riv. d'arte, 1910, p. 53 segg.; P. Toesca, Storia dell'arte ital., I, Torino 1927, pp. 556, 635, 814; M. Salmi, L'architettura romanica in Toscana, Milano 1928.