CAMPEGGIO (ingl. camping, comunemente usato in tutte le lingue)
Questo vocabolo è entrato da poco tempo a far parte della nostra lingua, e precisamente dal giorno in cui il Touring Club Italiano iniziò l'organizzazione delle sue grandi tendopoli, chiamando a parteciparvi persone di ogni età e condizione sociale, offrendo loro la possibilità di un soggiorno in montagna senza gl'inconvenienti della vita alberghiera e senza richiedere ad essi un disagio eccessivo. La parola campeggio non sta dunque solamente a significare il complesso delle tende erette in una determinata località a scopo di svago, ma anche la vita che giornalmente vi si svolge.
Come manifestazione sportiva di collettività il campeggio è essenzialmente italiano, poiché se la parola campeggio è la traduzione felice ed esatta del vocabolo inglese camping, questo in Inghilterra e in America ha per lo più carattere individuale, e costituisce una parentesi di riposo per le famiglie o per gruppi di amici. La famiglia che si accinge a un viaggio di piacere in automobile, vi aggiunge a rimorchio un veicolo nel quale trovano posto la tenda, i lettini da campo e quanto occorre per i pernottamenti e i pasti durante il viaggio medesimo.
In Francia il campement ha pure carattere individuale e solo da qualche tempo è organizzato da piccoli gruppi di alpinisti, specialmente nella regione dei Pirenei. Anche in Germania e in Austria il campeggio propriamente detto solo da qualche anno accenna ad assumere carattere di manifestazione collettiva.
In Italia, la vita in montagna sotto le tende, per un breve periodo dell'anno, prima che il Club Alpino Italiano e il Touring le dessero un'organizzazione in grande stile, veniva chiamata attendamento, accampamento, tendopoli (vocabolo di fattura studentesca), alpinopoli (quest'ultimo vocabolo si riferisce in modo speciale agli accampamenti organizzati annualmente a scopo sportivo dall'Associazione Nazionale Alpini). Le tende erano tutte del modello Bucciantini (fig. 1), simile al modello francese detto bonnet de police (fig. 2): modello che non consente una grande comodità, costringendo l'escursionista a rimanere continuamente sdraiato o curvo; adatto soprattutto alle escursioni in alta montagna, in località prive di rifugi, effettuate da due o tre alpinisti. L'enorme progresso dell'alpinismo nell'ultimo ventennio ha eliminato il campeggio a carattere individuale: in sua vece sta sviluppandosi il campeggio a carattere collettivo. Un miglioramento sensibile si nota in questi campeggi quanto al tipo della tenda: al modello Whymper o Bucciantini si sostituisce il modello Mummery, perfezionato, a forma piramidale con base rettangolare, che offre spazio sufficiente per due persone e permette l'uso di lettini smontabili (fig. 3). I campeggi vengono normalmente piantati in prossimità di qualche baita, che consente agli organizzatori la provvista quotidiana di latte, formaggio, polenta, e anche la preparazione di qualche minestra o cibo semplice, mentre a tutto il rimanente provvedono gli escursionisti per loro conto.
Il Touring Club Italiano fu il primo a organizzare in Italia, nel 1922, comodi campeggi di tipo americano e inglese (Val Contrin, Gruppo della Marmolada). In luogo delle tende Whymper o Mummery, la tenda tipo Croce Rossa: grande, alta, spaziosa, con una superficie a terra di m. 7 × 7, a doppia parete, con pavimento di legno, difesa quindi dal freddo e dal caldo, con una grande porta d'ingresso di m. 2 × 2, con finestrini muniti di piccoli telai scorrevoli (fig. 4). Pesa da kg. 280 a 300, e può essere riunita in 9 colli someggiabili su tre muli. Può essere montata in poco meno di un'ora con tre uomini e smontata in circa mezz'ora. Nell'interno della tenda trovano posto 10 lettini da campo, pieghevoli, in faggio verniciato e tela verde, integrati da un materasso di lana (fig. 5). La dotazione di ogni tenda è costituita da alcune sedie e tavolini pieghevoli, qualche lavabo con telaio pieghevole in legno e ferro ramato. Nel centro del campeggio è la tenda riunione, avente una superficie di m. 9 × 11, tale da poter contenere tavoli, sedie e una biblioteca. Fanno pure parte del campeggio una grande tenda per i pasti, che vengono preparati da una speciale commissione logistica, e la tenda per i bagni, con vasche pieghevoli di tela. Naturalmente questi campeggi esigono un'organizzazione logistica e sportiva accuratissima, e una disciplina assai rigida.
È necessario che questi campeggi in grande stile siano posti in vicinanza di baite per l'acquisto di latticinî; di sorgenti e torrenti per le esigenze della cucina e dell'igiene, di boschi e di praterie per le passeggiate e le soste di quelle persone che non amano cimentarsi con le lunghe salite alpine.
I campeggi tipo Club Alpino e tipo Touring vanno facendosi di anno in anno sempre più numerosi, anche se la spesa eguaglia qualche volta, specie per i secondi (per le difficoltà dell'impianto e dell'organizzazione), quella del soggiorno in albergo.
Bibl.: H. e C. Bonamaux, Manuel du Touring Club de France, Parigi 1913; Holding, Camper's Handbook, Londra 1912; G. Casella, L'Alpinisme, Parigi 1913; Complete Camper's Manual, a cura dell'Associated Press, New York s. d.; R. Icard, Manuel pratique de camping et auto-camping familial, Parigi 1929; cfr. anche Le Vie d'Italia, rivista mensile del T. C. I., Milano 1922, nn. 6, 7, 10; La Tente, bollettino ufficiale del Camping Club belga, Liegi (dal giugno 1928); Camps and camping, pubblicazione ufficiale annua della Camp Directors' Association (dir. E. H. Lehman), New York 1921 segg.