Famiglia bolognese, emigrata per qualche tempo a Mantova per vicende politiche. Annovera illustri prelati, giuristi, letterati, tra i quali: Bartolomeo (m. Mantova 1468), che insegnò a più riprese diritto civile allo Studio di Bologna tra il 1428 e il 1445, ricoprì varie cariche politiche e dovette infine rifugiarsi a Mantova; i figli di lui Giovanni Zaccaria (Mantova 1448 - ivi 1511), prof. di diritto civile a Pavia (1475-83), Padova (1483-1503), Bologna, e Girolamo (forse Mantova 1461 - Bologna forse 1534), lettore di diritto a Bologna (1485-90) e poi vescovo di Parenzo (1516-33); i nipoti Lorenzo (v.) e Tommaso (v.), figli di Giovanni Zaccaria, benedetto (Mantova 1483 - Bologna 1566), lettore nello Studio di Bologna, autore del poema latino Italidis libri X (1553) che narra le vicende italiane dalla discesa di Carlo VIII (1494) al 1544; Giovanni Battista (Bologna 1507 - ivi 1583), figlio di Lorenzo, letterato e noto mecenate.