CAMPALDINO
. Piano del Casentino nella provincia di Arezzo, che si estende per 2 km. sulla sinistra dell'Arno, dalla confluenza del Solano, al piede della collina su cui sorge Poppi, al prossimo casale di Certomondo; antico convento di francescani edificato nel 1262 dai conti Guidi di Poppi e dal 1783 ridotto a parrocchia.
La battaglia di Campaldino. - L'11 giugno 1289 fu combattuta a Campaldino la memoranda battaglia fra guelfi fiorentini e ghibellini aretini, alla quale Dante partecipò nelle schiere dei "feditori" (Purg., V). L'urto delle forze ghibelline, fiere del ricordo di Montaperti, fu sostenuto da Firenze e dagli aderenti alla lega guelfa, fra i quali l'Angioino, che mandò cento uomini d'arme agli ordini di Amerigo di Narbona. Acquistarono rinomanza in quella giornata i futuri antagonisti nella lotta tra i Bianchi e i Neri, Vieri dei Cerchi e Corso Donati. Agli Aretini fu lasciata l'iniziativa dell'attacco, donde lo sbandamento dei "feditori" guelfi e l'arretramento del grosso dell'esercito; ma l'assalto fu trattenuto, e la fanteria guelfa, manovrando cautamente, minacciò il fianco degli avversarî. Mentre Guido Novello, podestà di Arezzo e comandante della riserva ghibellina, prendeva la fuga, Corso Donati, movendosi arditamente, di sua iniziativa si rovesciò sul fianco dei ghibellini e decise la sorte della battaglia. Vi perì il vescovo aretino Guglielmino degli Ubertini, con i più prodi dei suoi capitani, Guglielmo dei Pazzi e Buonconte da Montefeltro. Codesta battaglia, col decadimento di Arezzo, segnava il principio dell'egemonia di Firenze guelfa in Toscana. La ricorda una colonna, eretta sul luogo del combattimento l'anno secentenario della morte di Dante.
Bibl.: Davidsohn, Geschichte von Florenz, III, Berlino 1911; Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze 1900.