CAMOMILLA (dal gr. χαμαί "a terra" e μῆλον "mela"; fr. camomille; sp. camomila; ted. Kamille; ingl. camomile)
Con questo nome si designano due specie di piante della famiglia delle Composite, sottofamiglia Tubuliflore.
Una è la camomilla comune (Matricaria chamomilla L.), erba annua con fusto eretto ramoso, alto fino a 4 decimetri, con foglie pennatopartite a segmenti lineari allungati e capolini fiorali disposti in infiorescenze corimbiformi, con fiori ligulati bianchi e fiori tubulosi gialli. Il frutto è un piccolo achenio fatto a cono rovesciato. È pianta che vive in Europa e nell'Asia anteriore, naturalizzata nell'America Settentrionale e in Australia: in Italia è comune nei luoghi erbosi e nei seminati e fiorisce da aprile a luglio. La droga è costituita dai capolini fiorali (flores chamomillae communis) che si riconoscono bene perché hanno il ricettacolo conico e cavo, privo di squame e di peli alla sua superficie, oppure dalle sommità fiorite (camomilla a mazzetti, summitates chamomillae). Contiene soprattutto un olio etereo di costituzione caratteristica.
L'altra è la camomilla romana, detta anche inglese o nobile (Anthemis nobilis L.), pianta vivace alta fino a 30 centimetri, con fusto peloso, di color verde-biancastro, ripetutamente ramificato, con foglie bipennatopartite; i capolini sono grandi, solitarî all'estremità dei rami e hanno il ricettacolo pieno. Vi sono due forme distinte: una spontanea con capolini muniti di fiori bianchi ligulati e fiori gialli tubulosi, l'altra coltivata, detta anche doppia, con capolini a tutti fiori bianchi ligulati; questa seconda forma è sterile e si propaga solo per via vegetativa. Vive allo stato spontaneo in Francia, specialmente nel centro e nell'ovest, in Inghilterra, nella regione mediterranea, a Madera, alle Azzorre: in Italia è rara e naturalizzata specialmente nella regione padana. Viene coltivata nella forma doppia in Francia, in Belgio, in Inghilterra, in Germania e negli Stati Uniti d'America. Si usano come droga i capolini che contengono un olio essenziale di sapore più amaro che quello della specie precedente. Questa droga è preferita dagli Inglesi e dagli Americani, mentre in Italia si preferisce la camomilla comune di sapore più aromatico e meno amaro.
La camomilla in farmacologia fa parte del gruppo delle sostanze aromatiche e odorose; la farmacopea italiana (1929) registra la camomilla comune e la romana, e l'alcoolato, l'essenza, l'olio, l'estratto, l'estratto fluido, l'infuso, la tintura di camomilla. In generale ha proprietà sedative e antispasmodiche; si adopera come blando nervino, come diaforetico e carminativo, specialmente nel meteorismo e nei dolori addominali dei bambini.