cammelli, lama, vigogne
Rifugiati nelle montagne e nei deserti
Un tempo diffusi su vaste aree della Terra, i Camelidi vivono oggi in ambienti inospitali, come i deserti e le alte montagne. Esistono ancora tre specie selvatiche: il cammello battriano, la vigogna e il guanaco. Il dromedario, invece, esiste ormai solo allo stato domestico. Il lama e l'alpaca sono forme domestiche del guanaco e della vigogna
Che cosa hanno in comune i cammelli che vivono nei deserti del Vecchio mondo con i lama delle montagne e delle steppe sudamericane? A prima vista sembrerebbero animali molto diversi. Tuttavia, un esame più approfondito permette di rilevare alcune caratteristiche che li accomunano, distinguendoli dagli altri Mammiferi Artiodattili: per esempio, il caratteristico labbro superiore inciso nel mezzo, la presenza di due denti incisivi e due canini nella mascella e una particolare conformazione del piede: le dita, prive di zoccoli, aderiscono al suolo con due falangi, anziché sulla punta dell'ultima come nei Ruminanti. Inoltre, lo stomaco possiede tre sole camere invece delle quattro che si riscontrano nei Ruminanti (manca l'omaso). Ne deduciamo che i cammelli e i lama costituiscono una famiglia a sé stante nell'ambito degli Artiodattili, chiamata i Camelidi.
Gli antenati dei Camelidi si sono originati nell'America del Nord almeno 40 milioni di anni fa, per poi diffondersi ampiamente in Asia e nel Sudamerica. In seguito, però, i Camelidi hanno perduto la competizione con i Ruminanti che, durante l'Era cenozoica, hanno prodotto numerose linee evolutive di erbivori moderni (bovini, antilopi, cervi), più veloci perché provvisti di zoccoli e più efficienti nell'alimentazione grazie al perfezionamento dello stomaco. Per questo sopravvivono solo negli ambienti più desertici e inospitali, dove hanno trovato il loro ultimo rifugio.
Esistono due specie di cammelli: il cammello battriano (Camelus bactrianus) e il dromedario (Camelus dromedarius). Il primo si trova nei deserti freddi dell'Asia Centrale, mentre il secondo è diffuso nei deserti caldi della regione sahariana e del Medio Oriente. Il cammello battriano ha il corpo massiccio e pesante, zampe e collo corti, pelliccia folta e due gobbe sul dorso; invece il dromedario ha una corporatura snella, collo e zampe lunghe, pelo corto e una sola gobba. Le gobbe sono magazzini di grasso di riserva che permettono a questi animali di sopportare lunghi periodi di digiuno, poiché ne ricavano carboidrati e acqua.
I cammelli sono usati come animali da soma e da trasporto, oltre che per ricavarne carne, pelliccia e cuoio. Le civiltà dei Beduini e degli Arabi si sono potute diffondere grazie al dromedario, originario del deserto siriano-arabico, che ha permesso loro di spostarsi da un'oasi all'altra. La Via della seta, invece, importante rotta commerciale fra il Mediterraneo e l'Estremo Oriente, fin dai tempi di Alessandro Magno si è potuta percorrere grazie al cammello battriano, originario del deserto di Gobi e addomesticato dai Mongoli.
I Camelidi sudamericani sono più piccoli rispetto a quelli del Vecchio mondo, non hanno gobbe e possiedono le orecchie più lunghe. Esistono due specie selvatiche: il guanaco (Lama guanicoe) e la vigogna (Lama vicugna); inoltre, nella regione andina compresa tra il Perù, l'Ecuador, la Bolivia e il Cile, troviamo due forme domestiche, il lama e l'alpaca. Il guanaco riesce a vivere in ambienti assai diversi, dalle praterie della Patagonia ai pascoli di montagna delle Ande. Invece la vigogna, più piccola e dal pelo più folto, si trova esclusivamente in alta montagna, fra 3.000 e 5.000 m. Negli anni passati ha rischiato l'estinzione a causa della sua lana pregiata.
L'alpaca, forma domestica della vigogna, è stata selezionata proprio per fornire lana di alta qualità attraverso l'allevamento. Il lama, invece, forma domestica del guanaco, viene usato più come animale da trasporto. Il letame prodotto da entrambe le specie è utilizzato come combustibile e come concime per la coltivazione delle patate.