Architetto e urbanista (Vienna 1843 - ivi 1903). Si formò (1863-68), coltivando contemporaneamente i suoi interessi per la musica e l'arte, al politecnico di Vienna dove poi realizzò la Mechitaristenkirche (1873-74) nello stile del rinascimento tedesco. Diresse la Gewerbeschule di Salisburgo (1875-83) e poi quella di Vienna, dedicandosi allo studio della pianificazione urbana. Considerando l'ambiente costruito dall'uomo come un organismo e analizzando, prevalentemente da un punto di vista visivo, modelli di piazze e strade del passato, ricercò principî universali capaci di accordarsi alla situazione contemporanea e futura; sensibile ai problemi della metropoli moderna, propose, come alternativa alla città intesa solo come una macchina ben funzionante, una pianificazione incentrata sulle piazze, spazî pubblici organicamente proporzionati all'ambiente. Espresse i suoi principî in Der Städtebau nach seinen künstlerischen Grundsätzen (1889; trad. it. L'arte di costruire la città, 1953), opera che ebbe grande fortuna, anche se a volte criticata come un recupero nostalgico, seppur razionalizzato, di una condizione urbana preindustriale. Fondò con Th. Goecke il primo periodico di urbanistica, Der Städtebau (il primo numero uscì, dopo la sua morte, nel 1904).